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Il sito Unesco di Modena lo ‘curano’ turisti e cittadini, tra draghi e leoni

La nuova campagna, promossa dal ministero, vuole coinvolgere cittadini e visitatori nella tutela dei monumenti

Pubblicato:30-09-2022 14:35
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 14:35

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MODENA – “Altro che serie fantasy: qui lo spettacolo è scolpito nella pietra” e anche “Draghi e basilischi irritabili: evita i rumori molesti”. Sono due degli otto messaggi che compongono “Patrimonio dell’umanità. Vivilo a regola d’arte”, la campagna di sensibilizzazione per la cura dei monumenti del sito Unesco di Modena presentata questa mattina, nella giornata di apertura della festa del sito “Modena patrimonio mondiale”. Promossa dal Coordinamento del Sito Unesco del Museo civico di Modena, la campagna mira a sensibilizzare sulla necessità di rispettare i monumenti e “a rendere tutti, cittadini e visitatori, protagonisti nella cura delle bellezze del Duomo, della Ghirlandina e di piazza Grande“. Il messaggio viene diffuso con stendardi, già allestiti sotto i portici di piazza Grande, cartoline in italiano e in inglese in distribuzione anche all’Ufficio informazione e accoglienza turistica, manifesti e video diffusi sui social del Museo civico e realizzati da Intersezione. La peculiarità della campagna, illustrata in municipio dall’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, da Francesca Piccinini, direttrice del Museo civico, Elena Grazia Fe, del coordinamento del sito Unesco, e Francesca Fontana, dei Musei del duomo, è proprio quella di “utilizzare una chiave ironica e diretta che possa incuriosire i visitatori per accrescere la consapevolezza dell’eccezionale valore culturale” del sito, invitare a viverlo nel rispetto della sua integrità, consigliando i comportamenti corretti e scoraggiando quelli nocivi, fino agli imbrattamenti che non sono mancati in questi anni.

La serie completa degli otto messaggi vede protagonisti i leoni della Cattedrale (“È vero che non mordono, ma non sono dei giocattoli”), le arpie, che “sono sempre in agguato: mangia e bevi senza lasciare traccia”, oltre, appunto a draghi e basilischi. Ma ci sono anche messaggi legati a Wiligelmo (“Se non sei Wiligelmo, non scrivere sui monumenti”) e ai cavalieri (“Comportati da cavaliere, la piazza non è una toilette”), e quelli incentrati sulla bellezza, come “Il passaparola funziona da sempre: condividi la bellezza intorno a te” e “Direbbe il profeta: se ne abbiamo cura, il Duomo dura altri mille anni”, oltre, appunto, a “Altro che serie fantasy: qui lo spettacolo è scolpito nella pietra”.

Strumenti come la campagna di sensibilizzazione, oppure come la festa del Sito Unesco “Modena patrimonio mondiale”, sono parte del progetto finanziato dal ministero della Cultura nell’ambito delle azioni integrate per il “potenziamento dell’accessibilità e della fruibilità” dello stesso sito.


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