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Tragedia nel palermitano: morti cinque operai

Un sesto operaio è stato ricoverato d'urgenza al Policlinico di Palermo. I sei erano al lavoro per conto della società Amap

Pubblicato:06-05-2024 15:54
Ultimo aggiornamento:07-05-2024 12:41

operai morti palermitano
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PALERMO – Tragedia del lavoro a Casteldaccia, in provincia di Palermo. Cinque operai sono morti mentre erano al lavoro nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola. La morte, secondo le prime informazioni, sarebbe stata provocata da esalazioni tossiche. Un sesto operaio è stato ricoverato d’urgenza al Policlinico di Palermo. I sei erano al lavoro per conto di Amap, società partecipata del Comune di Palermo che gestisce le condotte idriche anche in provincia.

La tragedia si è verificata lungo la Statale 113, presso un impianto di sollevamento di acque reflue dell’Amap. Gli operai sono stati colti da malore mentre effettuavano alcuni lavori di manutenzione all’interno della vasca di depurazione di acque reflue. Sette complessivamente i lavoratori che erano all’opera, uno è rimasto illeso.

Sul posto sono intervenute due squadre di vigili del fuoco dai distaccamenti di Brancaccio e Termini Imerese, con il supporto della squadra Saf (speleo alpino fluviale), dei sommozzatori e del Nucleo Nbcr (Nucleare batteriologico, chimico e radiologico). I vigili del fuoco sono riusciti a recuperare i sette operai: cinque, però, erano morti. Sul posto sono presenti inoltre i tecnici dello Spresal per le indagini di competenza e la polizia.


VVFF: I 5 OPERAI MORTI IN UN AMBIENTE SATURO DI GAS TOSSICO

“In quell’ambiente avrebbero dovuto utilizzare le maschere, quando siamo entrati e abbiamo trovato i corpi non le indossavano”. A dirlo è il Comandante provinciale di vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio, a Casteldaccia, sul luogo dell’incidente costato la vita a cinque operai: sarebbero morti, quindi, per le esalazioni di idrogeno solforato, un gas che si sprigiona dai liquami. “Con quella concentrazione di gas non avevano scampo”, spiega Bentivoglio. Secondo una prima ricostruzione i primi due operai avrebbero accusato un malore e gli altri tre scesi per soccorrerli sono morti a loro volta. L’allarme è stato dato alle 13:48 al numero unico del pronto intervento. “Da quel momento ci siamo attivati subito”, conclude il Comandante dei vigili del fuoco di Palermo.

IL CORDOGLIO DI AMAP PER LA TRAGEDIA DI CASTELDACCIA

“A nome di tutta l’azienda desidero esprimere il più sincero cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti in questa tragedia”. Così l’amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino, che ha raggiunto il luogo dell’incidente sul lavoro costato la vita a cinque operai. Con Di Martino c’erano anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il direttore dell’azienda, Giovanni Sciortino. Gli operai erano al lavoro lungo la Statale 113 per conto di Amap, società partecipata del Comune di Palermo.

MATTARELLA: ENNESIMA INACCETTABILE STRAGE, SIA FATTA PIENA LUCE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio per la grave tragedia sul lavoro che ha causato la morte di cinque operai a Casteldaccia, in provincia di Palermo. “Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal 1 maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte”.

MELONI: SIA FATTA PIENA LUCE SU TRAGEDIA CASTELDACCIA

“Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all’ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni.

SCHLEIN: DRAMMA A CUI DOBBIAMO PORRE FINE, SICUREZZA È PRIORITÀ

“E’ un dramma a cui dobbiamo porre fine. Non è possibile nella repubblica fondata sul lavoro continuare a morire di lavoro e di stage. Siamo vicine alle famiglie dei cinque operai che sono morti oggi a Casteldaccia, ce n’è un altro che in condizioni molto gravi e speriamo chiaramente che si salvi, ma c’è un grande tema che le istituzioni e la politica non possono più far scendere nella scala delle priorita’. È una priorità assoluta puntare sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, lo diciamo da qui pensando a Palermo, ma pensando anche a questa regione che è una regione a rischio perché ha visto, purtroppo, molti incidenti sul lavoro”. Lo dice segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine di un’iniziativa politica a Perugia.

CONTE: SICUREZZA SIA L’OSSESSIONE DI TUTTI, BASTA MORTI

“Un’immane tragedia che ci colpisce al cuore. A nome dell’intera comunità del M5s esprimo profonda vicinanza alle famiglie dei 5 operai che hanno perso la vita a Casteldaccia e ai feriti. La sicurezza sia l’ossessione di tutti. Basta morti sul lavoro”. Lo scrive su X il leader M5s Giuseppe Conte.

CGIL, CISL E UIL SICILIA: FARE LUCE SU TRAGEDIA CASTELDACCIA

“La tragedia di Casteldaccia risponde a uno schema che si è ripetuto troppo spesso in questi mesi. Sarà la magistratura a fare luce sulle cause, ma dovrà essere anche chiarito se le norme sulla sicurezza sono state rispettate e le conseguenti responsabilità delle ditte e del committente”. Lo scrivono in una nota congiunta i segretari di Cgil, Cisl e Uil siciliane Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti.
“La Sicilia si trova ancora – aggiungono- a piangere morti sul lavoro. Non solo le note tragedie italiane come quella di Bologna o del cantiere Esselunga a Firenze. In Sicilia ricordano i sindacati un operaio è morto a Floridia la scorsa settimana, nel 2023 si sono contate 65 vittime di cui 16 a Palermo”.
“Dati in crescita- rilevano- ma non quello del personale degli ispettorati del lavoro, segnati da carenze di organico profonde che denunciamo inutilmente da tempo”. Sono 1.043 i morti sul lavoro in Italia lo scorso anno. “Promuovere la sicurezza in ogni luogo di lavoro, sollecitare gli opportuni interventi – affermano Mannino, Cappuccio e Lionti – è un nostro dovere. Ai familiari delle vittime esprimiamo il nostro cordoglio”.

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