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Dal governo Draghi 49,5 miliardi di aiuti per il caro energia: in Ue meglio solo la Germania

Il think tank Bruegel analizza le misure messe in atto dai Paesi europei dall'inizio della crisi energetica: l'Italia è terza per spesa in percentuale rispetto al Pil

Pubblicato:31-08-2022 14:59
Ultimo aggiornamento:31-08-2022 14:59

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ROMA – L’Italia è il secondo Paese dell’area Ue per stanziamenti a sostegno di famiglie e imprese dall’inizio della crisi energetica, da settembre 2021 ad oggi. È quanto è emerso da uno studio realizzato dal think tank brussellese Bruegel (Brussels European and Global Economic Laboratory), e pubblicato nei giorni scorsi.

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GLI AIUTI DEL GOVERNO DRAGHI

Il governo Draghi – evidenzia il report – ha stanziato 49,5 miliardi di euro, una cifra seconda soltanto a quella investita dalla Germania. L’Italia è anche il terzo Paese per spesa in percentuale rispetto al Pil (2,8%). In totale, i Paesi dell’Europa hanno stanziato ad oggi circa 280 miliardi. Lo studio di Bruegel elenca i vari interventi del Governo adottati dallo scorso autunno. Il primo intervento, a fine settembre, ha permesso di compensare l’aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas fino alla fine del 2021, utilizzando anche i proventi delle aste per le quote di CO2. A dicembre, il Governo è intervenuto per eliminare degli oneri di sistema per gli utenti elettrici, cancellare gli addebiti sulle bollette del gas, aumentare i bonus per le famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale.


A gennaio 2022 sono poi arrivate nuove misure contro il caro bollette, con un credito d’imposta del 20 per cento per tutte le aziende energivore che avessero riscontrato un aumento del 30 per cento dei prezzi dell’energia rispetto al 2019. A marzo è stato esteso il bonus sociale a 5,2 milioni di utenti domestici e il Governo è intervenuto per ridurre il prezzo della benzina di 25 centesimi fino alla fine di aprile.

Ad aprile è stata approvata una spesa extra destinata al contrasto dell’aumento dei prezzi dell’energia e al sostegno dei settori produttivi più colpiti dalla crisi, grazie all’azzeramento degli oneri di sistema sulle bollette per tutta l’estate e l’abbassamento al 5% dell’Iva sulle bollette del gas. A maggio è stato varato un pacchetto di sostegno a famiglie e imprese che puntava anche ad accelerare l’entrata in funzione di impianti di energia rinnovabile e di rigassificazione e al taglio di 30 centesimi per un litro di benzina e di gasolio.

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