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A Bologna Salvini non scioglie il nodo del candidato sindaco, ma ‘esclude’ Cangini

Il leader della Lega assicura che la squadra verrà "chiusa prestissimo" con "candidati al di fuori del circuito parlamentare"

Pubblicato:29-06-2021 18:56
Ultimo aggiornamento:29-06-2021 19:52
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matteo salvini bologna
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BOLOGNA – Arriva Matteo Salvini ma non scioglie il nodo del candidato sindaco a Bologna. Ma il leader leghista, che sta incontrando militanti e graduati del Carroccio in un ristorante del centro, ‘esclude’ dei papabili attuali Andrea Cangini, senatore di Forza Italia.

“Il candidato? Stiamo lavorando alla squadra per rispetto di tutti alleati, prima devo concordarlo con tutti gli alleati”, dice Salvini arrivando in città. “Ho visto dichiarazioni di alcuni esponenti del mondo economico cooperativo e pesante che dicono che per la prima volta non voteranno Pd e non voteranno a sinistra, vediamo di essere una valida alternativa“, sottolinea il numero uno del Carroccio. “Massima stima” per Cangini, “un collega di assoluto spessore”. Ma “stiamo cercando a Bologna come in tutte le altre città candidati al di fuori del circuito parlamentare. Se sarà un candidato civico? L’obiettivo è questo”.

La stessa strategia insomma già adottata a Torino e che si sta cercando di adottare anche a Napoli e Milano, dove si cerca di creare un ‘pacchetto di mischia’ con Gabriele Albertini come vive. “Mi piacerebbe che a Bologna ci fosse la stessa idea di squadra. Perché il candidato da solo non va da nessuna parte. Qua ci sono persone che si sono messe a disposizione del mondo dell’impresa, del commercio e della cultura. Spero che facciano parte tutti della squadra”. Tra gli ospiti del pomeriggio anche l’editore Roberto Mugavero, altra possibile carta da giocare alle comunali. Lui e Fabio Battistini, con cui Salvini ha parlato in particolare di mobilità, “sono entrambi persone eccellenti“, e il leghista incontrerà ancora. Battistini “si sta muovendo bene con la sua lista civica”.


In ogni caso “chiuderemo a brevissimo“, assicura Salvini, che conta di chiudere la pratica bolognese prima di quella di Milano. “Se è possibile una sorpresa? Mihailovic scherza alla fine-. Lo tengo coperto fino alla fine degli europei, però Sinisa potrebbe essere un ottimo sindaco”.

“VORREI RIPETERE IL MIRACOLO DI GUAZZALOCA”

Rivendica che il candidato del centrodestra a Bologna, al contrario di quello del Pd, sarà scelto “fuori dalle sezioni”. “Con tutto il rispetto degli avversari- afferma Matteo Salvini arrivando oggi in città per incontrare militanti e graduati in un ristorante del centro, corte Isolani blindatissima dalle forze dell’ordine per l’occasione- il Pd ha fatto una scelta di burocrazia di partito, rispettosa ma vecchia. La Lega e il centrodestra proporranno un modello che coinvolge al di là dei partiti. L’unica volta che vincemmo a Bologna fu con Guazzaloca, che non era organico a nessun partito. Mi piacerebbe ripetere il miracolo“.

matteo salvini bologna

Quanto alla possibilità di una vittoria sotto le Due Torri, “non parto mai con l’idea di perdere, è difficile ma non sottovaluterei la voglia di cambiamento. E di qui ad ottobre penso che l’esperienza positiva della Lega al Governo con Draghi avrà un ritorno positivo su tutte le città che andranno al voto”. Nelle grandi città, sottolinea il leader del Carroccio- noi partiamo da un 5 a 0 per gli altri, contiamo di ottenere un risultato migliore e non escludo nulla. Non vengo a Bologna a far perdere tempo a nessuno. Più della metà dei candidati della Lega a Bologna non avranno tessera di partito in tasca”.

SALVINI PUNTA A BALLOTTAGGIO: “IN SETTIMANA LA SQUADRA”

Il 10 ottobre conto di aprire una partita che poi chiuderemo al ballottaggio“. Parola di Matteo Salvini, oggi a Bologna per un ‘assaggio’ della campagna elettorale per le comunali. Interpellato sulle recenti primarie di centrosinistra, dove Matteo Lepore l’ha spuntata su Isabella Conti, Salvini preferisce non entrare “nel merito delle beghe o delle lotte a sinistra”, ma “erano due scelte diverse”. “Io- prosegue il leader leghista- ho l’ambizione di offrire ai bolognesi la possibilità del cambiamento a prescindere da chi è l’altro candidato“. Però “sicuramente se devo scegliere preferisco un sindaco che ha già amministrato e da segretario di partito preferisco andare a cercare anche al di fuori della cerchia del partito, ma quando i cittadini votano hanno sempre ragione quindi rispetto e apprezzo la partecipazione che c’è stata alle primarie, se hanno scelto Lepore vuol dire che la sinistra punta su di lui”.

Per quanto riguarda il centrodestra, Salvini promette “una squadra unita per Bologna”, con la Lega come “forza trainante”. Si lavora per una “Bologna diversa rispetto a quella del Pd e di Lepore, una Bologna giovane, sicura, innovativa. Entro la settimana conto di mettere a disposizione la squadra col contributo di tutte le forze del centrodestra. C’è a disposizione più di una persona in gamba, donne e uomini“. Salvini si fermerà più di qualche ora in città e domattina sarà al banchetto leghista in Montagnola per parlare di sicurezza. “Vogliamo parlare ai bolognesi che non votano, non ci interessa parlare solo ai militanti di partito”.

Curiosamente la conferenza stampa tenuta oggi in Corte Isolani aveva come titolo Matteo Salvini “incontra Bologna”, stesso nome dell’associazione che ha accompagnato la campagna di Matteo Lepore nel centrosinistra. “Non c’è fortunatamente il copyright- ribatte Salvini a chi glielo fa notare- lo usiamo anche a Milano”.

IL LEADER DELLA LEGA ‘SFIORA’ LETTA A BOLOGNA: “EVITA IL CONFRONTO”

Enrico Letta? Mi piacerebbe con lui un confronto sulle riforme che dovremo votare insieme in Parlamento, riforma della Pa, riforma del fisco e riforma della giustizia, e mi spiace che eviti il confronto ad esempio sulle discriminazioni” dice Salvini, che oggi ha ‘sfiorato’ il segretario del Pd a Bologna, parlando in contemporanea a poche centinaia di metri da dove Letta presentava il suo libro.

Per quanto riguarda il Ddl Zan “sarebbe bello approvare un testo che punisce le discriminazioni e le violenze di ogni genere con l’unanimità del Parlamento”, dice Salvini.

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