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Visti negati per il funerale di Navalny: la denuncia di tre deputati. E il carro funebre non si trova

Tre deputati di opposizione volevano partire per partecipare ai funerali di Navalny ma il consolato russo non ha risposto alla richiesta di visto. Intanto, dalla Russia, arriva la denuncia della portavoce del dissidente morto in carcere: "Nessun carro funebre accetta incarico"

Pubblicato:29-02-2024 16:57
Ultimo aggiornamento:01-03-2024 09:59
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NAVALNY
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di Antonio Bravetti e Marcella Piretti

ROMA – “Ci hanno negato il visto per andare in Russia” ai funerali di Aleksei Navalny. Lo denunciano tre parlamentari d’opposizione. Sono Benedetto Della Vedova, di Più Europa, Lia Quartapelle del Pd e Ivan Scalfarotto di Italia Viva. La delegazione italiana questa sera sarebbe dovuta partire per Mosca, dove domani si svolgeranno le esequie del dissidente russo morto in carcere. Ma per entrare in Russia i tre hanno bisogno di un visto. Si sono presentati al consolato di Roma praticamente con i biglietti aerei già in mano: scalo a Istanbul e poi arrivo a Mosca. Dalla sede diplomatica, però, nessuna risposta: niente visto e niente funerale.

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LA PORTAVOCE SU X: “NON TROVIAMO UN CARRO FUNEBRE”

Nessun carro funebre accetta l’incarico di trasportare il corpo di Alexei Navalny, l’oppositore di Putin morto in circostanze misteriose in un carcere della Siberia. La denuncia viene lanciata su X da Kira Yarmysh, la sua portavoce: “All’inizio non ci era permesso affittare una sala funebre per salutare Alexey. Ora, quando nella chiesa dovrebbe svolgersi solo un servizio funebre, gli agenti rituali ci dicono che nessun carro funebre accetta di portare lì il corpo. Persone sconosciute chiamano tutte le squadre e minacciano di non portare il corpo di Alexei da nessuna parte”.

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