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Piano Mattei, l’Unione Africana: “Avremmo voluto essere consultati”. Meloni: “È modello di cooperazione, vertice un successo”

Il presidente Faki: "Non ci accontentiamo di semplici promesse". Soddisfazione di Giorgia Meloni nel concludere il vertice: "È stato un successo, c'è la volontà di creare insieme una nuova pagina"

Pubblicato:29-01-2024 17:44
Ultimo aggiornamento:30-01-2024 11:55

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ROMA – “È necessario passare dalle parole ai fatti, non ci accontentiamo di semplici promesse che poi non sono mantenute”: lo ha detto Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell’Unione Africana, intervenendo al Senato sull’iniziativa italiana Piano Mattei. Il dirigente ha sottolineato: “Avremmo auspicato di essere consultati, adesso siamo pronti a discutere le modalità”. Faki ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite del Vertice. “Con lei”, queste le sue parole, “c’è un interesse costante per una cooperazione equa e produttiva”.

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“L’EMIGRAZIONE È UN DRAMMA, BASTA BARRIERE E OSTILITA'”

L’emigrazione dei giovani nel pieno delle forze è “un dramma” per l’Africa, che si può affrontare solo creando “un nuovo modello di sviluppo” e non invece con “barriere securitarie” e di ostilità” da parte dell’Europa: lo ha detto Moussa Faki Mahamat, presidente dell’Unione Africana. Secondo il dirigente, ospite al Senato, il dramma dell’emigrazione “pregiudica la dignità” dei Paesi subsahariani. Faki ha sottolineato che l’obiettivo deve essere “modificare il modello di sviluppo” e “trasformare le aree povere affinché diventino parte di uno spazio unico di prosperità e uguaglianza”. Il presidente è tornato poi sui rapporti con l’Italia e con l’Europa. “Non siamo mendicanti” ha detto Faki. “Chiediamo un nuovo modello di partenariato per un mondo più giusto, che non si raggiunge attraverso le barriere securitarie, che sono poi barriere di ostilità”.


SALL (SENEGAL): “SUL PIANO MATTEI BENE CONCERTAZIONI PRELIMINARI”

Un appello a “cambiare mentalità nella cooperazione con l’Africa” e un altro, rispetto al Piano Mattei,
a “concertazioni preliminari per accordarsi su modi e priorità”: a rivolgere queste richieste è il presidente del Senegal, Macky Sall, intervenendo al Senato. Nel discorso c’è per cominciare il ringraziamento al primo ministro ospite, Giorgia Meloni. “Bene che l’Africa sia resa dalla presidenza dell’Italia una priorità del G7, con il Piano Mattei come pilatro” ha detto Sall, aggiungendo: “La tematica della cooperazione allo sviluppo e delle infrastrutture da realizzare ha un’importanza capitale per il continente”.

“ATTENTI ALLE AGENZIE DI RATING FINANZIARIO”

Poi l’appello in favore di nuovi approcci. “E’ necessario e urgente cambiare mentalità nella cooperazione con l’Africa” ha detto Sall. “Serve passare dalla logica dell’aiuto a quella degli investimenti e delle partnership”. A seguire il passaggio sul Piano Mattei. “Deve essere oggetto di concertazioni preliminari per accordarsi sui modi e le priorità con cui eseguirlo” ha detto Sall. “E’ poi importante eliminare gli ostacoli al partenariato con l’Africa, anche rivedendo i criteri di valutazione delle agenzie di rating: tendono sempre a esagerare il rischio degli investimenti in Africa e così ne aumentano i costi”.
Secondo il presidente, ad aggravarsi in questo modo non è solo il rischio di non poter contare sui trasferimenti necessari “ma anche che i Paesi del continente si ritrovino nella condizione di
non poter pagare i debiti”.

AL VERTICE NON C’È LA NIGERIA, PAESE PIÙ POPOLOSO

La Nigeria, il Paese più popoloso del continente, con oltre 210 milioni di abitanti, assente al Vertice Italia-Africa: ne parla con l’agenzia Dire Tony Iwobi, già senatore della Repubblica con la Lega, oggi a Roma per il quotidiano The Guardian, fondato a Lagos nel 1983, da non confondersi con l’omonima testata britannica. “Sì, questa sulla mancata partecipazione è una domanda difficile” ragiona l’ex parlamentare. “Il mio Paese d’origine non è presente né con il capo dello stato né con un ministro; non so il perché ma nel prossimo futuro bisognerà lavorare per riavvicinare le due nazioni”.

L’EX SENATORE IWOBI: COINVOLGERE LE COMUNITA’ DI ORIGINE AFRICANA IN ITALIA

Il Vertice è stata occasione per discutere del Piano Mattei, iniziativa del governo italiano per la cooperazione con il continente. “Credo sia uno strumento per poter riconquistare l’Africa in un modo corretto” commenta Iwobi. “Bisognerà agire con concretezza e il mio consiglio per altro è coinvolgere tutte le comunità di origine africana in Italia”. Al Vertice hanno partecipato decine di delegazioni, con presidenti, capi di governo e ministri. Dallo scorso maggio la Nigeria è guidata da Bola Tinubu, del partito All Progressives Congress. La sua prima visita all’estero, nel giugno scorso, è stata a Parigi, dove ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron. Nato a Gusau, nel nord della Nigeria, da una famiglia cattolica, Iwobi è divenuto nel 2018 il primo senatore in Italia di origine africana.

MELONI: “VOLONTÀ IMMAGINARE INSIEME NUOVA PAGINA RAPPORTI”

Durante il Vertice Italia-Africa è emersa la “concreta volontà di immaginare insieme nuova pagina in nostre relazioni basata su una cooperazione strutturale da pari a pari, lontana da un approccio predatorio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a conclusione dei lavori al Senato.

MELONI: “IL VERTICE È STATO SUCCESSO, CONTRIBUTI STRAORDINARI”

Il Vertice Italia-Africa è stato “un successo”, segnato da “un contributo straordinario” e dalla partecipazione delle delegazioni ospiti: lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a conclusione dei lavori.

MELONI: “NON SOLO FILOSOFIA, È MODELLO COOPERAZIONE”

“Quella presentata oggi è soprattutto una filosofia, anche se non deve essere solo una filosofia ma un modello di cooperazione”.
Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Senato, in merito al vertice Italia-Africa e all’iniziativa nota come Piano Mattei.
Rispetto ai rapporti con gli oltre 50 Paesi del continente, il primo ministro ha sottolineato la necessità di “un dialogo fondato sulla fiducia, la responsabilità e il rispetto”.
Meloni ha concluso, sempre sulle relazioni con l’Africa: “Questa giornata è una ripartenza, l’inizio di una stagione nuova, perché siamo solo all’inizio del lavoro insieme”.

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