NEWS:

Al via il vertice Italia-Africa, decine di delegazioni a Palazzo Madama. La Russa: “Incontro di culture e pensieri”

Oggi giornata chiave della conferenza con il continente organizzata dal governo di Giorgia Meloni

Pubblicato:29-01-2024 10:06
Ultimo aggiornamento:29-01-2024 13:18
Autore:

summit italia africa
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

di Vincenzo Giardina e Alessandra Fabbretti

ROMA – Strette di mano accanto a più di 50 bandiere, alle spalle il pannello con il logo “ItaliAfrica” in campo blu, all’arrivo delle delegazioni a Palazzo Madama. È il via a Palazzo Madama della giornata chiave della conferenza con il continente organizzata dal governo di Giorgia Meloni. Ad accogliere gli ospiti è il presidente del Consiglio, tailleur bianco su pantaloni scuri. Alla conferenza, aperta ieri sera con una cena al Quirinale, partecipano oggi decine di delegazioni. Il titolo è ‘Italia-Africa, un ponte per una crescita comune’: l’occasione per presentare il cosiddetto Piano Mattei, iniziativa governativa preannunciata in parlamento nell’ottobre 2022.

LEGGI ANCHE: Piano Mattei, Meloni: “Approccio da pari a pari, non caritatevole”


La giornata di oggi proseguirà con il saluto istituzionale del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e poi con la sessione plenaria. Previsti gli interventi di Meloni, del ministro degli Esteri Antonio Tajani, del presidente di turno dell’Unione Africana (Ua) Azali Assoumani, del presidente della Commissione dell’Ua Moussa Faki, della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, del vicesegretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed.

I CAPI DI STATO PRESENTI

Numerosi i capi di Stato e di governo africani. Tra loro i presidenti di Comore, Repubblica del Congo, Eritrea, Ghana, Guinea Bissau, Kenya, Mauritania, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Senegal, Somalia, Tunisia e Zimbabwe. A partecipare a Palazzo Madama anche i vice-presidenti di Benin, Burundi, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea Equatoriale. Con loro i primi ministri di Capo Verde, Eswatini, Etiopia, Gibuti, Libia, Marocco, Sao Tomè e Principe e Uganda. Presenti poi i ministri degli Esteri di Algeria, Angola, Congo, Ciad, Egitto, Malawi, Madagascar, Ruanda, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Togo, Zambia e Sudafrica. Rappresentati dai loro ambasciatori invece Botswana, Camerun, Mauritius, Lesotho, Namibia e Seychelles.

LA RUSSA: INIZIA NUOVO CAPITOLO, INCONTRO DI CULTURE E PENSIERI

“Vi accolgo nell’Aula legislativa del Senato, luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra Nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi con la Vostra partecipazione l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa verso il continente africano e che proprio dall’Africa riceve un contributo decisivo di arricchimento, per il comune progresso civile e lo slancio per una progettualità tesa alla salvaguardia e alla promozione dei popoli e degli individui”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa nel saluto al vertice Italia-Africa nell’aula di Palazzo Madama.

“In quest’Aula- continua- oggi si realizza l’incontro di culture e pensieri, di Istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall’amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti. Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”. La Russa infine ringrazia la premier Giorgia Meloni, “per aver promosso questo incontro e averlo voluto realizzare all’interno di una architettura parlamentare che assume una valenza simbolica. E ringrazio infine, per il tramite del Segretario generale Elisabetta Serafin – tutta l’Amministrazione del Senato per l’importante contributo. Autorità, gentili ospiti, signore e signori, l’augurio che Vi rivolgo è quello di un lavoro comune e fruttuoso che, sono certo, trasformerà l’utopia in realtà”.

AFRICA. VON DER LEYEN: AVANTI INSIEME PUNTANDO SU ENERGIE PULITE

È “sconfortante” che all’Africa vada appena il due per cento degli investimenti globali nelle energie pulite: lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Senato.
La dirigente ha fatto riferimento al Piano Mattei promosso dal governo italiano. Citato poi il Global Gateway, un’iniziativa dell’Ue che guarda all’Africa. “Metteremo a disposizione”, ha detto Von der Leyen, “150 miliardi di euro”. Rispetto allo sviluppo delle energie pulite e delle rinnovabili, la presidente della Commissione ha sottolineato che serve una svolta. “Insieme con l’Africa possiamo cambiare”, ha concluso Von der Leyen.

AFRICA. METSOLA (UE): CRESCERE INSIEME CON FIDUCIA SI PUÒ

“Auspico un vero e proprio cambiamento di mentalità e per questo vorrei rendere omaggio al lavoro dell’Unione africana sotto la presidenza di Azali Assoumani, che spesso ci ricorda che Africa ed Europa hanno un vantaggio comparativo che, se non coltiviamo, sparirà a favore di altri protagonisti. Gli investimenti però possono prosperare solo in un clima di pace, sicurezza, stabilità, rispetto dei diritti e buona governance. Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo cambiare con esso”. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, intervenendo a Palazzo Madama nel corso della Conferenza Italia-Africa organizzata dal governo Meloni.

Metsola ha ricordato che “dodici delle economie in più rapida crescita sono in Africa. I nostri rapporti devono pertanto evolvere. Questo mentre cresce l’emergenza climatica, che in Africa fa sentire di più i suoi effetti”. Tali sfide richiedono “sforzi congiunti e vera partnership” anche per “salvare il pianeta”. La presidente dell’Eurocamera ha poi osservato che “Africa e Ue sono amiche e alleate da tanti anni. Questo ha dato risultati tangibili, ma dobbiamo capire con onestà anche cosa migliorare” a partire dalle “lacune in termini di finanziamenti e investimenti in infrastrutture, istruzione, salute, sicurezza alimentare e poi in vista delle sfide che vanno oltre l’immediato”.

Metsola ha concluso: “Io sono di Malta. La mia generazione è la prima ad essere cresciuta libera dal colonialismo, e sappiamo quanto è difficile rompere col passato”. Pensando all’Africa, Metsola suggerisce: “possiamo crescere insieme in maniera sostenibile e non a vantaggio l’uno dell’altro”, bensì “abbiamo bisogno gli uni degli altri in modo vincente per tutti” e, in questo, “l’Europa può giocare un ruolo, costruendo fiducia”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it