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Expo 2030, vince Riad al primo turno. Delusione per Roma

La Capitale puntava al testa a testa finale ma ha ottenuto solo 17 voti arrivando terza

Pubblicato:28-11-2023 17:34
Ultimo aggiornamento:29-11-2023 12:40
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expo 2030 riad
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Credits: Twitter @bieparis

ROMA – Expo 2030 sarà ospitata da Riad, in Arabia Saudita. I delegati dei paesi membri del Bie, Bureau international des expositions, riuniti oggi al Parigi, hanno espresso 119 voti a favore della città saudita al primo turno, facendole ottenere oltre i due terzi di preferenze sufficienti a evitare il ballottaggio. Delusione per Roma che puntava proprio al testa a testa finale ma che ha ottenuto solo 17 voti arrivando terza. Seconda Busan con 29 voti.

GUALTIERI: BRUTTA SCONFITTA, AVANTI COMUNQUE CON RIQUALIFICAZIONE

“È stata una brutta sconfitta, Riad ha dilagato oltre ogni previsione”. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si dice “amareggiato”, rispondendo ai giornalisti dopo il voto degli ambasciatori dei paesi membri del Bie, in una stanza al riparo dalla confusione al quarto piano del Palazzo dei Congressi di Issy, a Parigi. “Ora- prosegue il sindaco- bisogna accettare sportivamente la sconfitta“, e scansa almeno per il momento le voci che circolano da tempo di una concorrenza sleale da parte della città saudita di cui “non è il caso adesso” di parlare. La vittoria di Riad, spiega Gualtieri, “è stata schiacciante e chiaramente tutti possono trarre considerazioni su questo”. Alla città rimane “un bellissimo progetto, tutti lo hanno riconosciuto. Roma è la città che è uscita meglio dalle ispezioni degli ispettori. Ma a votare sono gli ambasciatori, e noi dobbiamo rispettarlo. Non basta il premio della critica. Adesso abbiamo messo in campo un progetto bellissimo di riqualificazione di un quartiere di Roma e dobbiamo portarlo avanti lo stesso, in forme diverse. C’è un’eredità del lavoro bellissimo che è stato fatto”.


RAGGI: FORTE DELUSIONE, ORA RIFLETTERE E NON PERDERE PROGETTUALITÀ

“È stata una competizione lunga, dura e appassionante e sarebbe ipocrita nascondere la forte delusione. È chiaro che stavolta hanno vinto logiche non basate su inclusione e sviluppo, che il rispetto dei diritti umani e civili non sono stati considerati una priorità. Non va persa la progettualità messa in campo: molte delle idee possono essere riprese e sviluppate. È il momento della riflessione: occorre capire i motivi di questo risultato e, soprattutto, del mancato sostegno da parte di troppi Paesi”. Così in una nota la presidente della commissione capitolina Expo, Virginia Raggi.

MASSOLO: PERICOLOSA DERIVA MERCANTILE, UE STIA ATTENTA

Il voto per Expo 2030 mostra una “pericolosa deriva mercantile”. Non vorrei che si arrivasse alla compravendita dei seggi non permanenti in Consiglio di sicurezza”. Lo dice Giampiero Massolo, Presidente del Comitato Promotore Roma Expo 2030, commentando il risultato del voto che ha assegnato a Riad Expo 2030. “Se questa è la deriva- continua Massolo- credo che l’Italia non ci debba stare. E credo anche che se vogliamo veramente che l’Ue abbia un ruolo e un profilo nel mondo, non ci possa stare”. Per Massolo “le competizioni si vincono sui progetti, sulla loro qualità, sulle idee. A noi alcuni delegati hanno detto di essersi impegnati con un nostro concorrente ben prima che esistessero i progetti e ben prima che tutti i paesi candidati avanzassero le candidature. Francamente è un modo di procedere che non è nostro e non sarà il nostro. Mi lascia una punta di preoccupazione perché se questo è quello che sceglie a stragrande maggioranza la comunità internazionale significa che la scelta va al metodo transazionale non tansnazionale come qualcuno a volte traslittera. Cioè vale il principio dell’interesse immediato, vale principio, diciamolo francamente, della deriva mercantile e questo è pericoloso perché oggi l’Expo, prima i campionati del mondo di calcio, poi chissà, magari un olimpiade”.

MASSOLO: NUMERI NON TORNANO, QUALCOSA È SUCCESSO ALLA FINE

“Nessuno si attendeva una vittoria di così grandi proporzioni dell’Arabia Saudita. Noi ci siamo confrontati fino all’ultimo perché avevamo anche un certo coordinamento con i Coreani, a nessuno dei due tornavano numeri di questa portata quindi diciamo che anche sull’ultimo miglio qualche cosa dev’essere successo. Non critico, non accuso, non ho prove ma certo la deriva mercantile riguarda i governi, riguarda anche gli individui talvolta”, ha spiegato Massolo.

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