NEWS:

“Università più diaspore uguale Expo 2030 a Roma”

Voci delle comunità di origine straniera al webinar dell'università a sostegno della candidatura

Pubblicato:10-05-2023 16:21
Ultimo aggiornamento:10-05-2023 16:26

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Le comunità di origine straniera insieme con le università italiane a sostegno della candidatura di Roma per ospitare l’Expo 2030: un’alleanza importante, secondo Raffaele Marchetti, vicerettore della Luiss con delega all’Internazionalizzazione. L’occasione delle sue riflessioni è un webinar organizzato dall’ateneo in collaborazione con l’associazione Le Reseau.

PROGETTO AMPIO E MULTIDIMENSIONALE

“Questo incontro è la continuazione di un progetto ampio, multidimensionale, che portiamo avanti con le diaspore in Italia e con la diaspora italiana all’estero” la premessa di Marchetti. “Il tema della diaspora è vitale, perché arricchisce il Paese che le ospita ed è il collegamento con la diaspora nazionale all’estero”. Il vicerettore ha continuato: “Si tratta di un modo di vedere il mondo non a compartimenti stagni, un mondo nel quale ci si ‘ibridizza’”. Secondo Marchetti, il sostegno alla candidatura di Roma può rafforzarsi attraverso la sinergia tra il Comitato promotore istituito ad hoc, le università e le associazioni di rappresentanza delle comunità di origine straniera in Italia. “Ci auguriamo che questa proposta vada a buon fine” ha sottolineato il vicerettore, rivolgendosi idealmente alle diaspore: “Expo 2030 potrebbe essere un’occasione magnifica per sviluppare progetti che leghino la comunità romana con le vostre comunità di origine”.

“GLOBAL EVENTS AND LOCAL DIASPORAS”

Il webinar è intitolato ‘Global Events and Local Diasporas – Expo 2030: The Combined Impact on Consumer Experience, Social Context and the Economy’. A intervenire anche Livio Vanghetti, direttore comunicazione e partnership del Comitato per la candidatura di Roma, Fosca Nomis, esperta di alleanze internazionali del Comitato, Susanna Owusu Twumwah, comunicatrice specializzata in innovazioni sociali, e Cleophas Adrien Dioma, presidente di Le Reseau. La Luiss promuove dal 2021 cicli di incontri con il titolo Programma diaspore, centrati su mobilità studentesca e dialogo internazionale.


SUSANNA TWUMWAH: VINCA ROMA CITTA’ MULTICULTURALE

Roma è una metropoli multiculturale, “ideale” per ospitare Expo 2030: a sottolinearlo Susanna Owusu Twumwah, communication manager della rete non profit di Social Innovations Teams (Sit), durante un webinar organizzato dall’università Luiss Guido Carli. Il tema è la candidatura della capitale italiana a ospitare l’esposizione universale e in particolare il contributo che possono offrire comunità e associazioni con radici migranti.

(Susanna Owusu Twumwah)

356MILA CITTADINI DI ORIGINE STRANIERA

“Al primo gennaio 2021 a Roma c’erano 356.000 cittadini di origine straniera, quasi il 13 per cento della popolazione residente” ha detto Twumwah, origini ghanesi, nata e cresciuta nella capitale italiana. “Sono dati molto interessanti, che non riguardano peraltro solo i quartieri più multiculturali, come Torpignattara, dove ho vissuto: la comunità più numerosa è quella romena, poi ci sono quelle delle Filippine e del Bangladesh“.
Il webinar della Luiss è intitolato ‘Global Events and Local Diasporas – Expo 2030: The Combined Impact on Consumer Experience, Social Context and the Economy’. A intervenire anche Raffaele Marchetti, vicerettore dell’ateneo, Livio Vanghetti, direttore comunicazione e partnership del Comitato per la candidatura di Roma, Fosca Nomis, esperta di alleanze internazionali del Comitato, e Cleophas Adrien Dioma, presidente di Le Reseau.

DIOMA (LE RESEAU): ROMA POLO DI RELAZIONI CULTURALI

La Luiss promuove dal 2021 cicli di incontri con il titolo Programma diaspore, centrati su mobilità studentesca e dialogo internazionale.
Secondo Dioma, “se Roma vincerà la sfida potrà divenire polo di relazioni anzitutto sul piano culturale”. Il presidente di Le Reseau ha aggiunto: “Come diaspora dobbiamo fare di tutto perché ce la faccia”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it