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Wikileaks in Brasile per salvare Assange. Possibile un incontro con Lula

I cronisti Kristinn Hrafnsson e Joseph Farrell arrivano nel Paese dopo aver incassato il sostegno del presidente colombiano Gustavo Petro

Pubblicato:28-11-2022 16:03
Ultimo aggiornamento:28-11-2022 16:22
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Assange_Brasile
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ROMA – I giornalisti Kristinn Hrafnsson e Joseph Farrell della piattaforma Wikileaks sono in Brasile per cercare sostegno per la campagna di liberazione del giornalista a attivista australiano Julian Assange, fondatore del progetto di cui fanno parte i cronisti, in carcere nel Regno Unito dal 2019 e in attesa di essere estradato negli Stati Uniti, dove ad attenderlo ci sono condanne fino a 175 anni di carcere per reati connessi allo spionaggio.

La missione dei due giornalisti è parte di un più ampio viaggio in Sudamerica che li ha già portati a incontrare il presidente della Colombia Gustavo Petro. Il capo di Stato si è detto pronto a mediare sul destino di Assange con il presidente statunitense Joe Biden.

Durante la visita in Brasile, cominciata la scorsa settimana, i due dovrebbero incontrare anche il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva, anche se su questa visita non ci sono conferme ufficiali. Secondo la stampa brasiliana l’incontro era previsto per lo scorso venerdì ma per adesso non sono uscite indiscrezioni che facciano pensare che l’incontro ci sia stato.


Le rivelazioni di Wikileaks sul Brasile

In un’intervista a Hrafnsson del quotidiano A folha de Sao Paulo si riporta invece che il cronista “sta cercando” di incontrare il capo di Stato che assumerà l’incarico il prossimo gennaio, che anche durante la campagna elettorale ha espresso preoccupazione per le sorti di Assange. Ieri intanto i due rappresentanti di Wikileaks hanno incontrato rappresentanti dell’organizzazione della società civile del Movimento Sem Terra (Mst) insieme ad oltre trenta parlamentari.

A partire dal 2010 Wikileaks e tre delle maggiori testate giornalistiche del mondo hanno reso pubblici centinaia di migliaia di documenti riservati anche militari che hanno aiutato a fare luce su possibili crimini dell’umanità commessi dagli eserciti di Usa e Gran Bretagna in Afghanistan e Iraq. Wikileaks ha anche svelato che i servizi di intelligence americani hanno spiato la ex presidente del Brasile Dilma Rousseff, al potere fino al 2016, oltre che una serie di alti dirigenti brasiliani.

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