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Otto agenti arrestati per torture a un detenuto del carcere di Reggio Calabria

Sei poliziotti penitenziari del 'Panzera' agli arresti domiciliari, due sospesi. Indagati anche il comandante del reparto e altri quattro agenti, oltre al medico dell'istituto per depistaggio

Pubblicato:28-11-2022 13:30
Ultimo aggiornamento:05-12-2022 15:15
Autore:

carcere telemedicina
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REGGIO CALABRIA – Otto agenti di polizia penitenziaria del carcere ‘Panzera’ di Reggio Calabria sono stati arrestati oggi dalla polizia, su richiesta della Procura della Repubblica, per i reati di tortura e lesioni personali aggravate ai danni di un detenuto nell’istituto dove prestano servizio. A sei agenti è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, ad altri due la sospensione dai pubblici uffici. Al comandante del reparto, che figura tra gli indagati, vengono contestati anche i reati di falso ideologico, omissione d’atti d’ufficio, di calunnia e tentata concussione.

Oltre ai destinatari delle misure cautelari, sono sottoposti ad indagine ulteriori quattro poliziotti penitenziari, ai quali viene contestato il reato di tortura e lesioni personali in concorso, per i quali il gip si è riservato di valutare la richiesta di applicazione della misura cautelare interdittiva formulata dalla Procura all’esito dell’interrogatorio, ed il medico dell’istituto penitenziario, indagato per il reato di depistaggio, per aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero. I fatti contestati agli indagati risalgono al 22 gennaio 2022 e riguardano l’episodio di un detenuto che avrebbe subito violenza per essersi rifiutato di rientrare in cella dopo l’ora di passeggio all’interno del carcere.


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