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Senegal, 270 proposte per il “dialogo nazionale”

Dal confronto tra governo e opposizioni restano però fuori le elezioni e il nodo di una ricandidatura del presidente Macky Sall

Pubblicato:28-06-2023 10:57
Ultimo aggiornamento:28-06-2023 13:16

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(Foto credits Agence de presse sénégalaise)

ROMA – Il dialogo nazionale lanciato dal presidente Macky Sall lo scorso 31 marzo si è concluso con 270 proposte presentate al governo, alcune delle quali sarebbero “pioneristiche”, ma nessuna riforma in tema di elezioni: lo ha detto la relatrice special del Dialogo, Marie Angélique Savané, così come riferisce l’Agence de presse sénégalaise (Aps).

RESTA FUORI IL TEMA DELLE ELEZIONI

Savané, che ha consegnato la lista dei suggerimenti al presidente Sall nel corso di una cerimonia nel fine settimana al Palazzo della Repubblica, a Dakar, ha plaudito ai contenuti delle proposte, che mirano allo “sviluppo socio-economico del Senegal”, e sono stati concepiti in un clima di confronto collaborativo.
Tuttavia, uno dei nodi chiave del confronto tra il governo e i partiti d’opposizione, ossia l’introduzione di un organo di tutela ad hoc che vegli sul processo elettorale, è rimasto fuori dal dibattito. Il tema è caro a chi teme che alle presidenziali del prossimo anno Sall possa cercare di correre per un terzo mandato, sebbene la Costituzione ponga il limite massimo a due.


“Il Senegal vota dal 1860, il suo sistema elettorale non ha nessun problema”, ha detto Sall, cercando così di liquidare le critiche. Ad oggi, nonostante i timori diffusi tra le opposizioni, non ha ancora smentito la sua ricandidatura, tuttavia ha dichiarato che terrà “presto un discorso sulla questione”. Secondo i media locali le opposizioni avrebbero fallito anche sul tema del conflitto d’interesse e del cumulo di prerogative per il presidente della Repubblica, che è al contempo capo di partito. Anche su questo Sall è intervenuto per minimizzare la portata della polemica, sostenendo che il capo dello Stato “resta anche un attore politico”.

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