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Comunità senegalesi in piazza a Milano: “Stop golpe, vogliamo le elezioni”

La manifestazione in piazza Castello promossa dai sostenitori del candidato di un partito di opposizione

Pubblicato:09-02-2024 18:47
Ultimo aggiornamento:09-02-2024 18:48

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ROMA – Manifestazione domani a Milano contro quello che è definito “il colpo di Stato di Macky Sall“: a organizzarla sono associazioni delle comunità originarie del Senegal in Italia, alle 15, in piazza Castello, per denunciare il rinvio delle elezioni presidenziali in programma il 25 febbraio.

COALIZIONE DEI PATRIOTI “PASTEF”

“La crisi politica in Senegal è una cattiva notizia per tutti” sottolineano gli organizzatori della Coalition Diomaye president coordination d’Italia, una rete che supporta la candidatura di Bassirou Diomaye Faye, scelto dal partito dei Patriotes africains du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité (Pastef) dopo l’esclusione dal voto del loro capo Ousmane Sonko. Gli attivisti denunciano: “Il Paese, a lungo considerato un modello nell’Africa francofona, sta affrontando una situazione di incertezza e tensione; l’attuale presidente Macky Sall ha sospeso le elezioni presidenziali previste per il 25 febbraio, suscitando la rabbia di parte della popolazione”. Segue un’analisi della crisi politica. “La ragione ufficiale del rinvio è stata la decisione del Consiglio costituzionale di escludere dalla lista dei candidati un partito radicale, mentre il candidato del partito al potere è contestato dalla popolazione” riferiscono i responsabili della Coalition. “Il timore dell’establishment politico di perdere il potere ha spinto Sall a sospendere il processo elettorale, un gesto inimmaginabile”. Gli attivisti continuano, in riferimento ai disordini dei giorni scorsi nella capitale Dakar: “Le strade sono piene dell’odore dei gas lacrimogeni e il blocco all’accesso a internet contribuisce alla sensazione di apnea democratica”. Secondo la Coalition, “il Senegal si ritroverà in una situazione di totale incertezza quando il mandato del presidente terminerà il 2 aprile”. In primo piano una serie di timori. “L’Unione Africana ha espresso preoccupazione e chiesto di organizzare le elezioni in trasparenza e pace” sottolineano i promotori della manifestazione. “L’Africa occidentale sembra allontanarsi dai sistemi democratici creati dopo la caduta del Muro di Berlino e queste democrazie di facciata non hanno garantito né la trasparenza né il progresso economico e sociale”. I responsabili della Coalition concludono: “Il Senegal sta attraversando una fase critica, e la stabilità del Paese è minacciata dalle tensioni politiche e dalle violenze”.


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