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A Milano si compra dalle coop e si rivende al doppio. Il consorzio: “Che amarezza”

Gli ex soci delle cooperative edilizie di Milano arrivano a rivendere il loro appartamento a prezzi più alti del 90%; il Consorzio delle cooperative: "Pochi casi, ma siamo delusi"

Pubblicato:28-03-2024 17:11
Ultimo aggiornamento:28-03-2024 17:25

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MILANO – Tutto è legittimo, ma “non possiamo nascondere l’amarezza, la frustrazione e la delusione di fronte a questi fenomeni”. Lo spiega il Ccl, il Consorzio delle cooperative dei lavoratori di Milano attraverso il suo presidente, Alessandro Maggioni, dopo numerose segnalazioni di immobili costruiti in cooperativa e rivenduti dagli ex soci con un prezzo superiore anche dell’80 o del 90% rispetto al prezzo di assegnazione. Maggioni, che annuncia un auto-regolamento per le cessioni successive con un diritto di prelazione a favore di altri soci o del consorzio, spiega: “Spiace dover tornare a parlare di fatti e azioni che già un anno fa abbiamo avuto modo di denunciare”. Un esempio concreto è quello di un alloggio assegnato dalla cooperativa a 3.700 euro al metro quadrato messo in vendita a 6.500 euro al metro.

MAGGIONI: “PER FUTURE RIVENDITE LIMITE DEL 20% E PRELAZIONE DEL CONSORZIO”

“È tutto legittimo perché si tratta di ‘edilizia libera’, ossia senza vincolo alcuno” spiega Maggioni. Che aggiunge: “Noi crediamo fermamente nella cooperazione senza fine di lucro e riteniamo i soci- ossia persone in carne e ossa che hanno ‘bisogno’ di casa’- il nostro prezioso e fidato ‘capitale'”. “Abbiamo deciso, a nostro rischio e pericolo, di autoregolamentarci- spiega il presidente del consorzio-. Nelle iniziative future di ‘edilizia libera’ i preliminari che i nostri soci sottoscriveranno avranno un vincolo: l’alloggio che sarà assegnato loro, per cinque anni a decorrere dalla data di rogito, se sarà venduto sarà sottomesso a un diritto di prelazione, che potrà essere fatto valere dal Ccl, così da proporre quell’alloggio in primis a soci che non sono riusciti a entrare in cooperativa. Il prezzo di riacquisto con prelazione sarà quello di assegnazione maggiorato, al massimo, del 20%: quella che definiamo una giusta remunerazione”.

Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio delle cooperative dei lavoratori

CCL: “PER FORTUNA SONO CASI MINORITARI, SPECULAZIONI PICCOLOBORGHESI”

Per il Ccl, questi casi sono “per fortuna minoritari” e in ogni caso i soci sono rimasti tali almeno sette anni. La conseguenza: “Abbiamo consolidato la nostra convinzione granitica. In questa città serve più edilizia convenzionata, ossia un po’ più regolazione e un po’ meno liberismo”. Maggioni conclude: “La cooperazione è una cosa troppo seria per essere violentata. L’accesso alla casa a costi abbordabili è un obiettivo troppo alto per essere lasciato a queste miserie. Le speculazioni piccolo borghesi le lasciamo a borghesi piccoli piccoli”.


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