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A Gaza il cessate il fuoco è in scadenza, la Cina prepara un incontro all’Onu

Oggi è l'ultimo dei quattro giorni di tregua concordati la settimana scorsa da Israele con Hamas

Pubblicato:27-11-2023 10:50
Ultimo aggiornamento:27-11-2023 19:01
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gaza cessate il fuoco
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ROMA – Un incontro “di alto livello” all’Onu per favorire “un cessate il fuoco” e la “fine dei combattimenti” e per “contribuire ad alleviare la crisi umanitaria” nella Striscia di Gaza sarà presieduto dalla Cina mercoledì: ad annunciarlo il ministero degli Esteri di Pechino. Il confronto si terrà al Palazzo di vetro, a New York. L’incontro si terrà in coincidenza con la Giornata internazionale per la solidarietà con il popolo palestinese, una ricorrenza istituita dall’Onu. Questo mese la Cina detiene la presidenza di turno del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. A coordinare l’incontro sarà il ministro Wang Yi.
Di recente, il presidente cinese Xi Jinping ha indicato in “una conferenza internazionale di pace” la via per risolvere il conflitto in Medio Oriente.

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Oggi è l’ultimo dei quattro giorni di tregua concordati la settimana scorsa da Israele con l’organizzazione palestinese Hamas. Secondo il primo ministro di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu, il cessate il fuoco potrebbe essere prolungato di un altro giorno per ogni dieci nuovi rilasci di ostaggi israeliani.
La prima intesa, che dovrebbe essere completata con le liberazioni di oggi, prevede il rilascio di 50 persone catturate da Hamas negli assalti del 7 ottobre e di 150 altre persone, di nazionalità palestinese, detenute nelle carceri di Israele.


L’accordo riguarda donne e minori. Tra le ultime liberazioni quella di Abigail, una bambina israelo-americana di quattro anni che negli assalti del 7 ottobre aveva perso entrambi i genitori. La stampa israeliana ha rilanciato un video del trasferimento della piccola, riconoscibile all’interno di una jeep della Croce Rossa, tenuta sulle ginocchia da una vicina di casa che era stata rapita con lei.

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