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A Roma tensione tra manifestanti pro Palestina e Brigata ebraica, lanciati petardi e sassi ai giornalisti

Dal gruppo della Brigata ebraica sono stati lanciati sassi verso i giornalisti e petardi verso i manifestanti pro Palestina. Qualcuno ha parlato di una bomba carta. La Polizia ha poi 'scortato' il corteo di Israele per farlo allontanare e sciogliere. La comunità ebraica: "Dispiaciuti per bomba carta, c'è antisemitismo crescente ovunque"

Pubblicato:25-04-2024 11:56
Ultimo aggiornamento:27-04-2024 15:40

palestina israele 25 aprile
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ROMA – Insulti (“Assassini”), lancio di qualche sasso e petardo e clima teso già alle 8 del mattino, a Roma, quando in piazza hanno cominciato a concentrarsi, in piazza di Porta San Paolo, i manifestanti pro Palestina da una parte e la Brigata ebraica dall’altra, separati da un cordone di Polizia, in una piazza completamente divisa a metà con al centro allestito il palco in attesa dell’arrivo del corteo dell’Anpi. I manifestanti si stavano cominciando a radunare in vista delle manifestazioni per la festa della Liberazione del 25 aprile.

I SASSI E LA BOMBA CARTA

Quando sono cominciati questi momenti di tensione, la Polizia in tenuta antisommossa è intervenuta: i due gruppi sono quasi entrati in contatto. Tra insulti e cori, è stato segnalato anche un lancio di sassi in direzione dei cronisti presenti in piazza da parte di alcuni manifestanti della Brigata. E a quanto raccontano i testimoni, dal gruppo della Brigata ebraica a un certo punto è stata lanciata anche una bomba carta verso il gruppo dei manifestanti pro Palestina. Poco dopo, la Polizia ha deciso di sciogliere il corteo pro Israele: i manifestanti pro Israele, i rappresentanti della Comunità Ebraica e la Brigata ebraica, da via via del Campo Boario, sono stati accompagnati dalle forze dell’ordine lontano da Porta San Paolo, verso Ostiense e Testaccio, dove la manifestazione si è poi sciolta.

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GLI ADESIVI CONTRO HAMAS

Nel disperdersi tra le strade nella zona di Monte Testaccio , i manifestanti pro Israele hanno attaccato adesivi contro Hamas o con la bandiera di Israele sulle paline delle fermate degli autobus e sui lampioni. Intanto sotto la Piramide, a pochi metri dal palco dell’Anpi, i manifestanti pro Palestina (alcune centinaia) continuavano a intonare il coro “Fuori Israele dalla storia“.

MANIFESTANTE PRO PALESTINA URLA IN ARABO “EBREO CANE”

“Ebreo cane”. È quanto urlato in arabo (“Yahud kalb” la frase pronunciata, ndr) da un manifestante questa mattina nel corso della manifestazione pro Palestina organizzata a Roma a Porta San Paolo per la festa della Liberazione del 25 aprile.

“OGGETTI LANCIATI? SOLO UN SASSO E UNA SCATOLA DI PISELLI”

La parte pacifica del corteo ha polemizzato con la scelta di disperdere il corteo pro Israele. “Anche questa mattina abbiamo deposto una corona a Porta San Paolo. Si è creata tensione perché alcuni gruppi arabi e pro Palestina, in modo provocatorio, hanno detto che ci avrebbero cacciato dalla piazza. Hanno tentato di umiliarci. Ora la nostra manifestazione è stata sciolta in rispetto alle forze dell’ordine perché si era creata una certa tensione. Oggetti lanciati? Solo un sasso e una scatola di piselli“. Così Riccardo Pacifici, vicepresidente della European Jewish Association, al termine della manifestazione dei gruppi pro Israele e dei rappresentanti della Comunità ebraica della Capitale per la festa della Liberazione del 25 aprile a Roma.

“CLIMA DI INTIMIDAZIONE CONTRO DI NOI”

“Non è stato questo che ha creato problemi- ha aggiunto-. Molto più grave è stata la presenza di chi voleva riscrivere la storia. C’è un clima di intimidazione nei nostri confronti. Ma vogliamo ricordare a tutti che gli arabi durante la guerra erano dalla parte dei nazisti mentre la Brigata ebraica venne a combattere in Italia per portare la libertà”.

FADLUN: “DISPIACIUTI PER LANCIO BOMBE CARTA, INVITO TUTTI A CALMA”

La nostra comunità è sottoposta a una grande pressione, potrei parlare quasi di violenza vera e propria. Non possiamo dimenticare le bandiere di Israele bruciate nelle piazze, le pietre di inciampo imbrattate, le case in Europa con le stelle di David dove vivono gli ebrei. Sui social c’è un rigurgito di antisemitismo repellente“. Lo detto il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, commentando quanto accaduto questa mattina al corteo di Roma sul 25 aprile. Fadlun ha visitato il museo della Liberazione in via Tasso insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

“In questo contesto c’è molto nervosismo“, ha aggiunto Fadlun, che poi ha stigmatizzato gli episodi di stamani: “Oggi di fronte al lancio di bombe carta alcuni rappresentanti della nostra comunità sono rimasti veramente dispiaciuti e feriti. Invito tutti al massimo della calma, a rispettare gli ideali ebraici di rispetto e dolcezza, questi sono gli ebrei e questo è l’apporto che vogliamo dare a questo Paese, nella piena fiducia di chi ci governa e delle nostre forze dell’ordine”.

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