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Caos biglietti Coldplay, Ticketone si difende: “La nostra vendita è stata regolare”

La società: "Applicate tutte le misure di contrasto al secondary market". La richiesta di misure più incisive per contrastare il bagarinaggio online

Pubblicato:26-08-2022 16:20
Ultimo aggiornamento:26-08-2022 16:20

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(Foto dal profilo Facebook dei Coldplay)

ROMA – Non è bastata l’aggiunta di nuove date per fare fronte all’enorme richiesta di biglietti per i concerti in Italia dei Coldplay: moltissimi fan di Chris Martin & co. sono rimasti a bocca asciutta. E a fare montare la polemica in rete è stato soprattutto il fatto che i biglietti sono andati esauriti in pochissimi minuti dall’apertura delle vendite sui canali Ticketone e Ticketmaster. Ma già nelle ore successive fioccavano le offerte di biglietti, a costi decisamente superiori, su social network e piattaforme dedicate al secondary ticketing.

TICKETONE: “DOMANDA FORTISSIMA DI BIGLIETTI”

Alle lamentele di molti utenti, che se la sono presi proprio con i canali di vendita ufficiali dei biglietti accusandoli di non mettere in atto strategie efficaci per contrastare il bagarinaggio online, ha risposto oggi Ticketone con una nota. “Le vendite per le sei date si sono svolte secondo i tempi e le quantità assegnate dall’Organizzatore in modo regolare. La fortissima domanda, superiore alle disponibilità, è stata gestita in assoluto ordine e trasparenza tramite pagine di accodamento“.


“NESSUNA IRREGOLARITÀ DA CHI HA ACQUISTATO”

La società prosegue: “Si sono inoltre applicate tutte le misure previste dalle leggi contro il secondary market mentre i sistemi sono stati protetti da qualsiasi possibile attacco informato tramite sofisticate protezioni con software specifici di cui l’azienda si è dotata. Inoltre, i servizi di audit interno di TicketOne hanno ri-controllato tutti gli acquisti e gli acquirenti tramite sistemi di audit analytics intelligente senza riscontrare di fatto irregolarità.

IL PROBLEMA DEL BAGARINAGGIO ONLINE

E si viene dunque al problema di chi compra solo per riacquistare a prezzi maggiorati puntando sulla voglia dei fan di vedere i loro beniamini: “La Società è tuttavia cosciente che singoli acquirenti possono approfittare della situazione rivendendo illegalmente su web a prezzi anche di molto maggiorati biglietti legittimamente acquistati. In merito a ciò TicketOne aveva già nel marzo scorso rinnovato il proprio esposto esprimendo la necessità che Agcom e le Autorità preposte intervenissero subito per sanzionare, come previsto, anche le persone fisiche colpevoli di comportamenti illeciti che effettuano vendite illegali a prezzi maggiorati utilizzando le piattaforme di secondary ticketing e i social network”.

TICKETONE AI FAN: “NON ACQUISTATE BIGLIETTI FUORI DAI CIRCUITI UFFICIALI”

“TicketOne rinnova inoltre con forza il proprio appello a tutti gli appassionati dei concerti a non acquistare biglietti al di fuori dei circuiti ufficiali per non alimentare il fenomeno del bagarinaggio, ma anche per evitare agli stessi di incorrere in truffe. Come noto – prosegue la società – i biglietti sono ormai tutti digitali e la loro ‘originalità’ può essere garantita solo dalle credenziali informatiche implicite nel biglietto, questo non impedisce a persone senza scrupoli di rivendere numerose volte lo stesso biglietto o di falsificarlo.

LE PIATTAFORME SICURE PER ACQUISTARE BIGLIETTI DI SECONDA MANO

“Questi tipi di truffe – ricorda Ticketone – non hanno alcuna possibilità di successo e vengono tutte identificate, ma solo al momento dell’accesso all’evento quando il biglietto viene scannerizzato. L’unica fonte sicura per acquistare biglietti rivenduti da chi dovesse rinunciare ad andare al concerto è costituita dai siti dei canali ufficiali nella sezione dedicata. Nel caso di TicketOne FanSALE.it è il sito di rivendita ufficiale e autorizzato che consente ai fan di rivendere e acquistare senza maggiorazioni, con la garanzia di trovare biglietti verificati e validi per l’ingresso”.

La nota conclude: “Nel frattempo, TicketOne segue da vicino gli sviluppi che vedono la legge sul secondary ticketing di fronte alla Corte di Giustizia europea per la verifica di compatibilità della normativa italiana rispetto ai principi dell’Unione europea sviluppatasi dell’intervento delle autorità nei confronti della principale piattaforma di secondary ticketing”.

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