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Missili russi da Odessa a Kiev, sirene e avvisi: “Restate nei rifugi”

Una vittima nella Capitale, l'escalation dopo i carri armati di Usa e Germania

Pubblicato:26-01-2023 10:38
Ultimo aggiornamento:27-01-2023 09:01
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ROMA – Le sirene sono scattate in gran parte delle regioni dell’Ucraina per allertare la popolazione: l’esercito russo ha dato il via a un attacco missilistico contro l’Ucraina dalle prime ore del mattino, compresa la capitale Kiev. Il sindaco, Vitaliy Klitschko, sul suo canale Telegram ha riferito che “in seguito all’attacco contro un edificio non residenziale nel distretto di Holosivskyi ci sono informazioni sulla morte di una persona e il ferimento di altre due” che sono “state trasportate in ospedale”. Poco prima, Klitschko aveva dato notizia di una “esplosione a Kiev” e avvertito i cittadini: “Rimanete nei rifugi”. La testata Kyiv Independent fa sapere che i governatori di varie regioni hanno diramato lo stesso avviso.

Da stamani l’aviazione ucraina sostiene di aver già abbattuto 14 missili russi diretti su Kiev e altri 24 droni armati lanciati dal Mare di Azov. A Odessa – proclamata ieri patrimonio dell’Unesco – è stata distrutta la centrale elettrica. Il governatore dell’omonima regione Maksym Marchenko aveva infatti avvertito che la Russia si stava preparando a sferrare un “vasto attacco missilistico” attraverso navi da guerra e forze di cielo. L’escalation di raid russi sull’Ucraina – che secondo il Guardian avrebbero fatto registrare almeno una trentina di missili – avviene all’indomani dell’annuncio da parte di Stati Uniti e Germania di inviare carri armati di tipo Abrams e Leopard alle forze di Kiev, accogliendo così la richiesta giunta nei giorni scorsi dal governo del presidente Volodymyr Zelensky.

LE NOTIZIE DALLA RUSSIA

Quanto alla stampa russa, Ria Novosti e Tass riferiscono che le truppe russe sarebbero entrate nella città orientale di Vuhledar, nella regione di Donetsk, mentre la notte scorsa le forze ucraine avrebbero sparato 39 colpi di artigliera nella regione di Kherson e compiuto raid su due località dell’Autoproclamata repubblica di Lugansk, in particolare Rubezhnoyr e Kremennaya, che avrebbero coinvolto anche strutture civili. Non è stato diffuso nessun bilancio di eventuali vittime. Sul piano della diplomazia, ieri le autorità di Mosca hanno accettato le credenziali della nuova ambasciatrice americana, Lynne Tracy, che due giorni fa a Washington ha avuto un incontro con l’omologo di Mosca, Anatoly Antonov. Stando a quanto riferisce l’agenzia Tass – citando il ministero degli Esteri russo – il meeting si sarebbe concentrato “sugli aspetti problematici nelle relazioni tra la Casa Bianca e il Cremlino“, un dialogo che “proseguirà con l’Ambasciatrice Tracy”.


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