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Campo rom di via di Salone, Fanuli (Lega Lazio): “Terra di nessuno, arriva il nuovo Piano della Destra per la chiusura”

"La destra sorpassa Gualtieri a sinistra", annuncia Fanuli. Entro il 15 febbraio arriva il documento per il superamento del campo rom

Pubblicato:24-10-2022 11:08
Ultimo aggiornamento:24-10-2022 11:08
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ROMA – “A distanza di oltre cinque anni dall’attuazione del Piano Nomadi l’area del VI Municipio presenta gravi carenze sia dal punto di vista della sicurezza che della situazione igienico sanitaria”. Lo dichiara alla Dire Eloisa Fanuli, dirigente della Lega Lazio che fa un punto sulla situazione del Piano Nomadi anche alla luce degli ultimi fatti emersi e denunciati sulla stampa di allacci abusivi alle tubature nell’ex campo rom di via Salone. “Entro il 15 febbraio- questa la novità annunciata dalla Dirigente della Lega Lazio- ci sarà un piano per il superamento e sarà presentato il progetto per la chiusura del campo rom: la destra sorpassa Gualtieri a sinistra”, annuncia Fanuli.
Entro fine mese infatti il municipio delle Torri– spiega- produrrà una delibera grazie al presidente del Municipio ed alla sua giunta, che istituirà ufficialmente il gruppo di lavoro, composto da tutti gli enti del terzo settore coinvolti, dalle scuole dei territori, dalle forze dell’ordine, Caritas, Sant’Egidio, l’ospedale Bambino Gesù e l’Asl per arrivare a metà febbraio alla produzione di un documento che rappresenti il vero e proprio piano di superamento del campo“.
Fanuli denuncia una situazione di “sicurezza inesistente”, il campo rom di via di Salone “presidiato inizialmente da vigili urbani e vigilanza privata ha visto con il passare degli anni un peggioramento delle condizioni di vita dei suoi residenti, come denunciano a gran voce gli stessi abitanti”, spiega, mettendo l’accento anche sulla situazione igienico-sanitaria.

“Altro tasto dolente del campo di Salone- continua- è il degrado che lo circonda. Sono infatti decine le discariche sorte attorno al perimetro dell’area. Una situazione igienico-sanitaria precaria, che raggiunge il suo apice nella stradina che costeggia il campo. Qui, tra auto, furgoni e le roulotte parcheggiate, sussiste infatti un’enorme discarica a cielo aperto che percorre tutta la recizione del campo per la lunghezza di oltre un chilometro”.
“Altro aspetto che rimane impresso nella memoria di chi entra nel campo è l’odore acre dei fuochi e dei roghi dai quali si sprigiona odore di gomma e ferro bruciato”, aggiunge.
E per venire ad un aspetto legato agli ultimi fatti di cronaca: “Un altro pericolo del campo- denuncia Fanuli- è rappresentato da uno scarico per le acque scure lasciato aperto a causa dell’assenza del tombino da almeno sei anni” e il nuovo Piano della Destra, conclude la dirigente della Lega Lazio, interverrà a risolvere questi aspetti “ad alto rischio sicurezza e salute” per i cittadini.


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