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Monterosa Ski chiude estate con +15% presenze e +22% fatturato

Grosjacques: Scelta anticipare apertura stagione a 1 giugno ci ha premiati

Pubblicato:24-09-2023 11:14
Ultimo aggiornamento:24-09-2023 11:14
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(DIRE – Notiziario Turismo e Sport) Aosta, 24 set. – Aumentano del 15% rispetto al 2022 le presenze registrate dall’1 giugno al 17 settembre nel comprensorio del Monterosa Ski, tra i territorio di Gressoney-La-Trinité, Champoluc e Alagna Valsesia. Dalle 138.646 persone che hanno frequentato il comprensorio nell’estate del 2022 si passa alle 159.559 di quest’anno, con un fatturato che sale a +22,17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Interessante il dato che riguarda Gressoney-La-Trinité che conta 80.409 presenze nel 2023 (nel 2022 erano state 68.053) “a sottolineare il successo dei percorsi alpinistici di alta quota e l’ottima tenuta dei ghiacciai, favorita dalle intense nevicate dello scorso maggio e dalle basse temperature della prima parte dell’estate”, spiega la Monterosa Ski in una nota.
Punto di forza è stata la scelta di “anticipare l’apertura della stagione all’1 giugno”, spiega Daniel Grosjacques, direttore amministrativo di Monterosa Spa, che “ci ha indubbiamente premiati perché ci ha permesso di allungare il periodo di fruizione dei rifugi in alta quota con il conseguente svolgimento delle attività alpinistiche, molto intense e costanti per quasi tutta l’estate, grazie proprio all’ottima condizione dei nostri ghiacciai”.
E aggiunge: “Al contempo, abbiamo accolto con grande soddisfazione la riconferma dei numeri di presenze a quote più basse, sui nostri 2.000-2.400 metri”. L’ulteriore incremento del fatturato e del numero di presenze fatti registrare nell’estate 2023 “sono ormai indice di una tendenza” che “ci spinge- prosegue Grosjacques- a mettere sul mercato prodotti nuovi, a garantire trekking e passeggiate adatte a diverse tipologie di escursionisti e a potenziare l’offerta alpinistica di alta quota, rendendola sempre più accessibile”. Aggiunge: “Abbiamo notato, inoltre, un deciso incremento delle presenze di nuclei famigliari che oggi approcciano la montagna anche per affrontare trekking e camminate con pernottamenti in rifugio. Molti provenienti dal Centro e Sud Italia, aree sulle quali intendiamo puntare nel prossimo futuro la nostra attenzione”.

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