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Opera Romana pellegrinaggi: Covid ha risparmiato i viaggi religiosi

Roma, Assisi e Napoli le città più visitate in Italia. All'estero si scelgono soprattutto Terra Santa, Lourdes e Fatima

Pubblicato:24-08-2022 15:35
Ultimo aggiornamento:24-08-2022 15:35

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ROMA – “Il Covid ha sconvolto tutto, anche il settore dei viaggi, ma proprio nel 2020, anno del blocco peggiore, per certi aspetti ha risparmiato il turismo religioso, che in qualche modo è riuscito a sopravvivere”. Lo racconta alla Dire don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Romana pellegrinaggi, che dal 1934 accompagna i pellegrini lungo gli itinerari religiosi di tutto il mondo.
“Questo tipo di turismo- sottolinea- ha avuto la meglio sul coronavirus anche nel 2020 e nel 2021 per una motivazione religiosa: i fedeli si sono infatti recati nei santuari per ringraziare o anche per chiedere la protezione proprio contro il Covid. Chiaramente l’attività dell’Orp ha subito una riduzione pari al 10-15% di quella che era l’attività del 2019“.
Una percentuale che, nel 2022, è cresciuta nuovamente. “Non siamo certo tornati ai livelli del 2019- precisa don Remo Chiavarini- quando le persone che si rivolgevano a noi erano pari al 30-40% di tre anni fa. Probabilmente alla fine di quest’anno, se tutto va bene, arriveremo al 40% del 2019. Impossibile, però, tornare al livello degli anni Sessanta, quando abbiamo fatto registrare fino a 100mila persone l’anno”.

QUELLO RELIGIOSO È UN TURISMO DI GRUPPO, FATICA A RIPARTIRE DOPO PANDEMIA

Se da una parte, dunque, il turismo religioso ha saputo arginare la pandemia, dall’altro sembra ancora fare ancora un po’ più fatica rispetto alle vacanze passate in località di mare o montagna e che avrebbe già superato già abbondantemente il 50% del 2019. “Penso che il motivo sia molto semplice- spiega- perchè il turismo religioso si basa in gran parte sul gruppo, sulla parrocchia, sull’associazione. È un turismo comunitario, non individuale. La vita di gruppo fa più fatica a ripartire dopo il Covid. Si ricomincia a viaggiare ma si riparte individualmente. Il turismo religioso ha bisogno di trovare ancora un equilibrio, una sicurezza che, ancora, non c’è al 100%”.
L’Opera Romana pellegrinaggi, 70 persone al suo attivo, fa parte del Coordinamento Nazionale Pellegrinaggi Italiani (Cnpi), che riunisce una ventina di organizzazioni che si interessano al mondo del pellegrinaggio. L’Orp incentra le proprie attività su Roma e sull’estero.

L’ORP E LE METE ESTERE: TERRA SANTA, LOURDES E FATIMA SU TUTTE

“Per quanto riguarda il turismo estero- informa l’ad- l’Orp rivolge la propria attenzione soprattutto lungo tre direttrici: la Terra Santa, Lourdes e Fatima e nel 2022 hanno viaggiato con noi cinquemila persone. Non si tratta di grandi cifre, considerando che nel 2019 i pellegrini sono stati circa 13mila.
In questi mesi abbiamo molte richieste anche per la Giordania, la Turchia, la Grecia, il Libano e l’Egitto, tutte località che ripercorrono il mondo della Bibbia“.


L’ORP E ROMA: ALLA SCOPERTA DELLA CAPITALE E DELLA PRESENZA DI PAOLO NELLA CITTA’ ETERNA

“Per ciò che concerne Roma– prosegue- gestiamo l’incoming di pochi pellegrini, diamo semplicemente loro dei titoli: ad esempio, li aiutiamo ad entrare nei Musei Vaticani, nella Basilica di San Pietro, nell’organizzazione di gruppi per visitare il Carcere Mamertino o i luoghi della presenza di Paolo nella città eterna. Ci occupiamo anche della vendita dei biglietti dei pullman scoperti ‘Vatican & Rome’, che fanno parte della Carta Omnia, e in quel caso ne vendiamo circa 100mila all’anno”.
La Carta Omnia completa ha un costo di 129 euro e permette di entrare in diversi siti e musei: dal Colosseo al Foro Romano, dalla Galleria Borghese ai Musei Capitolini, dai Musei Vaticani al Patriarchio Lateranense, dalla Scala Santa fino alla possibilità di viaggiare proprio sull’open bus.

I TURISTI STRANIERI: DAL MONDO ANGLOSASSONE AL SUD AMERICA, PASSANDO PER FRANCIA, GERMANIA E POLONIA

“La forma completa è apprezzata soprattutto da chi viene dall’estero- dice don Remo Chiavarini- perchè vuole avere tutto già programmato. I turisti stranieri arrivano soprattutto dal mondo anglosassone, da Londra agli Stati Uniti. Numerosi sono quelli provenienti dall’America Latina, soprattutto dal Brasile. E anche dall’Europa, su tutte Francia e Germania, anche se ora sta riprendendo anche il turismo dalla Spagna. Tutto il mondo dell’est Europa, soprattutto la Russia, e dell’Asia si è invece completamente congelato, mentre Romania e Polonia sono ancora presenti per motivi e legami storici con Roma“.
Le località religiose italiane più gettonate con partenza da Roma sono Assisi e Napoli, mentre San Giovanni Rotondo, a causa della distanza elevata, è meno richiesta.

TIPOLOGIA DEL TURISTA CHE SI RIVOLGE ALL’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI

Ma qual è la tipologia del turista che si rivolge all’Opera Romana pellegrinaggi? Don Remo Chiavarini afferma che “normalmente chi decide di viaggiare da solo o in un gruppo ristretto è una persona anche culturalmente indipendente. Il discorso è diverso se il viaggio è di gruppo: in questo caso l’estrazione è più umile e anche l’età aumenta, si sente anche la necessità di una maggiore protezione, ci si avventura meno e si vuole far parte di un gruppo che ti prende dall’inizio e ti riporta fino alla fine. Una volta viaggiavano più donne, ad oggi si equivalgono“.
Anche i giovani spesso partecipano ai nostri viaggi– dichiara inoltre- ma lo fanno tra di loro, fanno fatica a mettersi in gruppi già precostituiti. Amano molto viaggiare e sono anche alla ricerca di una spiritualità ma siamo consapevoli che per loro debbano essere fatte proposte adatte alla loro età”.

I COSTI PER UN VIAGGIO CON L’ORP

Anche sul fronte dei costi c’è un’ampia forbice. “Se, ad esempio, si vuole viaggiare ad Assisi, il viaggio di una giornata non supera i 100 euro, mentre per 8 giorni in Israele, tutto compreso, anche il volo, ci vogliono 1.500 euro. Ma voglio sottolineare che oggi bisogna realizzare il ‘vestito-viaggio’ a misura del turista. Questa è una conseguenza del Covid, dato che prima eravamo molto più rigidi sul fronte delle proposte”, conclude.

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