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Allenatore di basket schiaffeggia la sua giocatrice 17enne: sospeso. Ma lei lo difende

Il Tribunale Federale ferma il 51enne Luciano Bongiorno dopo l'episodio di domenica nel match Basket Roma Asd-Panthers Roseto. Ma la ragazza esclude di aver ricevuto schiaffi: "Solo una pacca sulla coda dei capelli"

Pubblicato:24-05-2022 18:47
Ultimo aggiornamento:24-05-2022 18:47
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pallacanestro
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ROMA – Il Tribunale Federale della Fip, su richiesta della Procura Federale, ha sospeso in via cautelare e con effetto immediato il tesserato Luciano Bongiorno, della società Basket Roma ASD, da ogni attività federale e sociale per quanto accaduto in occasione della gara disputata domenica a Rieti tra Basket Roma e Panthers Roseto. L’allenatore, nel corso della partita valida per gli spareggi di Serie B femminile, è entrato in campo per rimproverare una sua giocatrice di 17 anni, rea di aver sbagliato un canestro: nel video che è circolato in rete, Bongiorno, 51 anni, sembra anche colpire con uno schiaffo la ragazza.

Il Tribunale Federale ha fissato per la convalida e per l’audizione del tesserato l’udienza del 27 maggio alle ore 12, con facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, di depositare memorie difensive e/o produrre documentazione.

LA VERSIONE DEL CLUB E QUELLA DEL COACH

Al termine del match, la società Basket Roma aveva definito “deplorevole” il gesto dell’allenatore, sottolineando che “non fa parte minimamente del modo di educare e allenare tutti i nostri ragazzi” e scusandosi con l’atleta e la sua famiglia per la violenza verbale e fisica.


Lo stesso Bongiorno, poi, si era scusato per essere stato “protagonista di un episodio spiacevole“. Dopo aver sottolineato di conoscere la giocatrice “da quando aveva 6 anni”, l’allenatore aveva parlato di un’azione messa in atto per “spronarla, con un linguaggio del corpo troppo violento”. Ma ha escluso categoricamente di aver dato uno schiaffo alla 17enne: “Le ho dato una pacca sulla coda dei capelli“, aveva spiegato.

LA RAGAZZA: “MI HA DATO UNA SCOSSA, NESSUN CEFFONE”

E oggi anche la giocatrice, tramite un post su Instagram, conferma la versione del coach: “Era la fine del secondo quarto della finale 3-4 di Serie B, quando ho sbagliato un tiro da sotto il canestro e mentre tornavamo in difesa abbiamo preso una tripla sulla sirena. Il mio allenatore aveva subito capito che stavo andando in down, così ha deciso di riaccendermi dandomi una scossa“.

Non c’è stato nessun ceffone e nessuno schiaffo – assicura la 17enne -, una semplicissima pacca sulla coda che non ha minimamente sfiorato il mio corpo. Il mio allenatore mi conosce da 12 anni, mi ha insegnato il basket e anche a vivere. Pensate che è anche stato il mio maestro alle elementari. Mi stringo forte a Luciano perché il bene vince su tutto“. 

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