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Coronavirus, la Chiesa di Bologna sospende le Messe: quella delle Ceneri va in tv

Il cardinale Zuppi ferma tutto: "Dare risposte serie e unitarie, no agli allarmismi"

Pubblicato:24-02-2020 12:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:02

matteo zuppi
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BOLOGNA – Anche la Curia di Bologna ha deciso di sospendere ogni attività per questa settimana, a seguito dell’ordinanza della Regione Emilia-Romagna per l’emergenza legata al coronavirus. E così sono sospese tutte le celebrazioni, compresa quella di dopodomani per il Mercoledì delle Ceneri. Che sarà però trasmessa in televisione, per consentire a tutti i fedeli di partecipare.

“Sarà possibile seguire su E’tv-Rete7 e su Radio Nettuno la Santa Messa da me celebrata in cattedrale alle 17.30 con una rappresentanza ristretta di fedeli- rende noto l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi- sarà proposto anche un testo per la preghiera in famiglia all’inizio della Quaresima. Alle 21 potremo unirci e condividere questo momento di preghiera che guiderò dal Santuario di San Luca, collegandoci agli stessi canali tv e radio”.

Per tutta la settimana, dunque fino a domenica 1 marzo, “sono sospese le celebrazioni con grande afflusso di fedeli”, fa sapere la Curia bolognese, che raccomanda di attenersi “sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo”.


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Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale, ma “non a gruppi”. Le messe feriali, inoltre, “se sono partecipate da pochi fedeli, si possono celebrare in spazi larghi”. In ogni caso, nelle celebrazioni è sospeso lo scambio del segno di pace ed è consigliato ai fedeli di ricevere la comunione in mano, non in bocca. Sarà inoltre tolta l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Per i funerali, se molto partecipati, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie “nella forma più breve”. Sospese anche le benedizioni pasquali e gli incontri di catechismo, gruppi parrocchiali, attività di oratorio, dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche. 

La Chiesa di Bologna ha poi disposto la chiusura anche dei centri d’ascolto Caritas diocesana e parrocchiali: si potranno fissare colloqui solo se “strettamente necessari” previo accordo telefonico. Inoltre, “le eventuali (solo se necessarie) distribuzioni alimentari avvengano per singolo appuntamento, mentre sono sospese le distribuzioni di vestiti”. Le mense parrocchiali forniranno i pasti “in porzioni singole e d’asporto”. Per le celebrazioni di domenica prossima, 1 marzo, saranno date nuove disposizioni in base all’evolversi della situazione. “Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune- afferma Zuppi- sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione”.

Per il Mercoledì delle Ceneri, continua il cardinale, “non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali. Cerchiamo di vivere questo tempo forte in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo alla materna intercessione della Madonna di San Luca noi e tutti i suoi figli“, conclude Zuppi.

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