NEWS:

Trattativa a oltranza su Gaza al Consiglio Onu: si prova a scongiurare il veto Usa

Nelle bozze di risoluzione cambiano le parole: dalla richiesta di "cessate il fuoco immediato" all'appello a "creare condizioni" favorevoli

Pubblicato:22-12-2023 17:12
Ultimo aggiornamento:22-12-2023 17:13
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Non una richiesta di “cessate il fuoco immediato” nella Striscia di Gaza ma un appello a “creare le condizioni” per una sospensione dei combattimenti: è attorno a queste parole che al Palazzo di vetro, la sede dell’Onu a New York, continua il confronto tra i diplomatici dei Paesi membri del Consiglio di sicurezza.

VOTO RINVIATO PIU’ VOLTE

Il voto su una risoluzione è stato rinviato nuovamente ieri sera. E’ possibile che il testo torni sul tavolo del Consiglio nel pomeriggio di oggi, ma in una versione differente rispetto a quelle circolate nei giorni scorsi. Nessun riferimento, conferma l’emittente Al Jazeera citando fonti diplomatiche, a bombardamenti “indiscriminati” da parte di Israele a Gaza. Rivista anche la parte che prevedeva un meccanismo di monitoraggio delle Nazioni Unite sulla consegna degli aiuti umanitari alla popolazione nella Striscia. Nel nuovo testo si fa cenno solo a un “alto coordinatore” che sarebbe nominato dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

“TESTO ANNACQUATO”

I cambiamenti sono stati proposti anzitutto per scongiurare un nuovo stop da parte degli Stati Uniti, un alleato di Israele, che in quanto membro permanente del Consiglio detiene diritto di veto. Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice di Washington all’Onu, ha detto che la nuova versione della risoluzione “così com’è adesso si può supportare”. La tesi americana è che il dispositivo Onu possa “garantire assistenza umanitaria a coloro che ne hanno bisogno”. In risposta alle critiche, Thomas-Greenfield ha sostenuto che non è vero che il testo è stato “annacquato”. Si tratterebbe al contrario di “una risoluzione molto forte sostenuta appieno dal gruppo dei Paesi arabi perché assicura ciò che loro ritengono sia necessario per garantire l’assistenza umanitaria”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it