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Non solo infortuni: la sicurezza sul lavoro passa dal benessere del lavoratore

All'Innovation Training Summit anche il panel della Nuova Organizzazione d'Imprese con l'Associazione italiana Ambiente e Sicurezza

Pubblicato:22-03-2024 17:29
Ultimo aggiornamento:22-03-2024 17:29

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ROMA – Parlare di sicurezza sul lavoro con un approccio olistico, non solo guardando ai rischi legati a morti e infortuni ma concentrandosi anche su aspetti psicologici. È l’approccio della Nuova Organizzazione d’Imprese, tra gli ospiti dell’Innovation Training Summit in programma ieri e oggi all’Auditorium Conciliazione di Roma.

“Nel 2024 parlare di sicurezza sul lavoro non vuol dire parlare solo di un sistema di regole ed obblighi cui sottostare, ma noi concepiamo la sicurezza sul lavoro come una tradizione che nasce dall’aver imparato dai propri errori e raggiunge il lavoratore cercando di comunicare un’esperienza”, spiega all’agenzia di stampa Dire Giancarlo Restivo, presidente di Nuova Organizzazione d’Imprese. Il panel, dal titolo ‘Nel cuore della sicurezza lavorativa, l’umano al centro del lavoro‘, prende il nome da un libro dello stesso Restivo, in cui l’autore esplora l’importanza di considerare la sicurezza sul lavoro non solo come un obbligo legale, ma anche come una questione esistenziale, sociologica e antropologica.


“Sicurezza sul lavoro per la maggior parte delle persone vuol dire morti sul lavoro- ha aggiunto Alessandro Foti, Vicepresidente di Aias (Associazione italiana Ambiente e Sicurezza)– Da questo punto di vista i media trasferiscono un’immagine negativa: si parla di sicurezza sul lavoro quando accade qualcosa. Ma il nostro punto di vista è quello di mettere ‘uomo al centro, con un approccio psicologico, e far comprendere quanto è sensibile il tema della sicurezza dalla percezione che loro hanno del rischio”. Non solo infortuni, quindi, ma soprattutto benessere dell’individuo e un ambiente di lavoro sicuro e sano.


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