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VIDEO | 74 anni di Ugl: partecipare all’impresa chiude la lotta di classe

Capone chiude tour a Milano: "Nuovo patto sociale in base all'art.46 della Costituzione"

Pubblicato:25-03-2024 18:11
Ultimo aggiornamento:25-03-2024 18:11
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operaio lavoro pixabay
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MILANO – Un dibattito “sulla partecipazione” a Milano promosso dall’Ugl per festeggiare il 74esimo anniversario del sindacato. L’evento coincide con la chiusura del tour nazionale UGL “Lavoro è PartecipAzione” che, dopo la partenza da Roma, ha percorso tutte le venti regioni italiane prima di concludersi in Lombardia.

L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza della partecipazione dei lavoratori alle imprese.

La chiusura meneghina è stata anche l’occasione per presentare il quarto numero della rivista “Pagine Libere” di Azione Sindacale, dedicato interamente al tema.


“Il 74esimo anniversario cade in un momento storico cruciale per un sindacato come l’Ugl che ha sempre considerato il tema della partecipazione dei lavoratori una battaglia prioritaria sin dalla sua fondazione”, racconta il segretario generale Paolo Capone.

“Ci troviamo in un momento particolare per il nostro paese, in Europa ci sono venti di guerra che preoccupano e anche il terrorismo si è riaffacciato. E’ un periodo preoccupante, questo periodo lo affrontiamo però come abbiamo sempre fatto, con la determinazione e la certezza di dover lavorare per chi ha lavorato, per chi lavora e per chi vorrebbe lavorare, per coloro che insomma sono la parte più fragile di questa società”.

L’obiettivo, prosegue Capone, è quello di “spiegare che la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese è la rivoluzione che noi ci aspettiamo, è l’occasione, l’applicazione dell’articolo 46 della Costituzione, di costruire un nuovo patto sociale tra capitale e lavoro, dichiarando finita la lotta di classe. Questa è la nostra speranza, questo è il nostro auspicio”.

CAPONE (UGL): “AGENZIA UNICA PER LA SICUREZZA, TROPPA FRAMMENTAZIONE”

Istituire un’unica agenzia di controllo sui temi della sicurezza e della tutela dell’incolumità dei lavoratori. E’ la richiesta avanzata a Milano contro gli infortuni dal leader Ugl Paolo Capone, chiudendo oggi in Lombardia il tour nazionale.

Sul tema abbiamo delle idee precise, abbiamo partecipato agli incontri con il governo, non solo con questo governo, con il ministro Calderone nelle ultime due settimane e abbiamo proposto l’esigenza di avere un’unica agenzia di controllo”, precisa il segretario generale. Infatti, la situazione attuale è fin troppo eterogenea e frastagliata, e manca di organizzazione.

“Oggi i soggetti che controllano l’applicazione delle regole sulla sicurezza sono lo Spras, l’Asl, i Carabinieri, il Ministero del Lavoro, l’Inps, l’Inail, tanti soggetti che insieme non riescono a coordinarsi”, dunque “un’agenzia unica di controllo può essere un primo provvedimento”.

C’è poi un secondo provvedimento da attuare, “quello veramente importante”, ovvero “insegnare la sicurezza all’interno almeno del secondo ciclo scolastico” per dare agli studenti “la stessa consapevolezza di quanto è importante la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Dunque, prevenzione invece che repressione. “Poi ovviamente anche ci sono da inasprire probabilmente le pene, ma noi preferiamo la prevenzione all’inasprimento delle pene e all’intervenire a danno già creato. Considerate che- aggiunge- abbiamo oltre 550.000 incidenti sui luoghi di lavoro e di cui ogni anno 1.300 letali”.

All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Istituto “Stato e Partecipazione” Francesco Carlesi, il direttore Scientifico Master CUOA Strategia d’impresa Maurizio Castro, e l’eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza.

“SULLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE, I TEMPI SONO MATURI”

“Sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, credo che Sbarra (segretaroo CISL) sa perfettamente che Cgil e Uil non l’avrebbero seguito mai. Se è una scelta di campo dobbiamo giocare ora questa partita, e portare al sistema Paese degli elementi innovativi: questo è il nostro obiettivo, riportare al centro del dibattito questo tema”.

Lo sottolinea il segretario generale Ugl Paolo Capone nel corso di un convegno a Milano “Il dibattito portato nelle piazze ora occorre portarlo anche nelle aziende”, dice occorre promuoverlo attraverso “una campagna di comunicazione diffusa in tutte le aziende su tutto il territorio nazionale per raggiungere i lavoratori”.

Un impegno che per Capone “spetta a tutti noi”, anche perché “il mondo esterno ci osserva per capire quello che faremo”.

Insomma, ora l’humus politico per fare crescere battaglie antiche portate avanti dal sindacato, è a detta di Capone finalmente possibile. “Ci chiediamo se l’attuale mondo politico a trazione centro-destra? Beh è il mondo che molti di noi hanno contribuito ad affermare”, dice. Sicuramente, “noi siamo un sindacato che ha una condivisione valoriale con il mondo di centro destra”, e ciò”non è contestabile da nessuno.

Ma- precisa- non è una posizione di vantaggio, piuttosto di responsabilità. Credo che tutti noi dobbiamo responsabilmente aver in mente qual è l’obiettivo da traguardare, mai come oggi è stato alla nostra portata e può essere discusso”. 

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