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Forlì. Città Videosorvegliata da record, vigilano 667 occhi elettronici, anche Icaro protetto da vandali

Con 493 occhi sulla città, prossimi ad essere 667, Forlì è diventata una città da “record” per la sicurezza, a fronte di un investimento di due milioni di euro in cinque anni.

Pubblicato:27-03-2024 17:43
Ultimo aggiornamento:27-03-2024 17:43

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FORLI’ – Con 493 occhi sulla città, prossimi ad essere 667, Forlì è diventata una città da “record” per la sicurezza, a fronte di un investimento di due milioni di euro in cinque anni. E non finisce qui: il vicesindaco Daniele Mazzacapo assicura sull’intenzione, per i prossimi cinque anni, di raddoppiare il numero di telecamere e arrivare a una copertura completa della città. Nel corso della conferenza stampa di oggi sulle novità in tema di sicurezza, in particolare legata alla videosorveglianza, è stato fatto il bilancio e dato un aggiornamento dal vicesindaco, insieme a Claudio Maltoni, direttore Fmi, Claudio Festari, comandante della Polizia Locale. “In cinque anni- spiega Mezzacapo- abbiamo fatto tanto e abbiamo previsto tantissimo”, esordisce spiegando che il numero delle telecamere dal 2019 è quadruplicato.

“Investiti 2 milioni di euro, pronti a raddoppiare”

“Quando ci siamo insediati c’erano 125 ottiche sul territorio comunale, molte delle quali sono poi state sostituite per modernizzare l’intero sistema- chiarisce- ad oggi siamo a 493 e alla fine dei lavori in corso di installazione, andremo a 667, un record per un capoluogo di provincia come Forlì, nel contesto dell’Emilia Romagna”. Le prossime installazioni previste, per cui è attesa la fine lavori, riferisce, sono ai parcheggi Matteucci, Figurine e a quello della Galleria Vittoria. Ancora, sarà videosorvegliata la Galleria Vittoria e, in modo più capillare, anche Corso della Repubblica, infine la rotonda Ospedaletto.

Tra le telecamere installate, non mancano quelle in grado di leggere le targhe: “Nel 2019 a Forlì c’erano zero sistemi per la lettura delle targhe- riferisce il vicesindaco- nel 2024 siamo arrivati a 86 e a fine lavori arriveranno a 113”. I sistemi di lettura delle targhe, chiarisce Mezzacapo, sono presenti nei principali assi viari del territorio Comune, negli ingressi e nelle uscite delle tangenziali e in vie di particolare traffico.
Si tratta di una spesa importante per l’amministrazione che “in questi anni ha investito 2.000.000 di euro nel sistema di videosorveglianza”.


Infine, l’occhio delle telecamere è utilizzato anche per una funzione anti-imbrattamento, in particolare per la salvaguardia dei monumenti. Abbiamo sviluppato una idea per la Tutela dei monumenti, un’idea tutta forlivese che vogliamo ampliare, e ad oggi è attivo un sistema di controllo a distanza in via sperimentale sull’Icaro che è stato più volte imbrattato”. L’ultima volta risale al 2021, quando dei vandali hanno colorato le dita dei piedi della statua simbolo della città. Grazie a questo sistema, quando un soggetto si avvicina oltre la soglia di sicurezza alla statua, scatta un alert che mette in primo piano nel sistema centrale l’ immagine di Icaro”. In questo modo, “un agente, tramite un megafono- chiarisce- potrà redarguire o comunque avvisare la persona che si sta avvicinando troppo”. Il sistema “Tutela monumenti” potrà essere ampliato quindi ad altre opere d’arte, ma anche in luoghi sensibili – come muri delle scuole o panchine, periodicamente danneggiate da vandali.

Claudio Maltoni, di Fmi, sottolinea quindi come il sistema di videosorveglianza forlivese sia all’avanguardia e come possa ricorrere anche alle funzione offerta dall’intelligenza artificiale, consentite per legge, come il riconoscere auto ma anche gli indumenti indossati dalle persone o ancora: “La lettura delle targhe si usa anche per monitorare i flussi di traffico e per aver una statistica transiti giornalieri”. E la posa in fibra ottica consente l’attivazione di funzioni complementari per la smart city. Quindi il comandante della Polizia locale, Claudio Festari, illustra come l’impianto di videosorveglianza sia un enorme supporto per tutte le attività delle forze dell’ordine. “Se c’è un reato che si sta consumando- fa l’esempio- tramite il normale utilizzo dell’impianto di videosorveglianza, in tempo reale la centrale può dare informazioni precise alle pattuglie e questo in relazione sinergica con tutte le forze di polizia”.

“Parimenti, il sistema di lettura targhe può riguardare il rispetto del codice della strada ma consente anche in tempo reale di “accertare se il veicolo è coperto da assicurazione e revisione”. Una ulteriore importante funzione, prosegue, è rintracciare i responsabili di omissioni di soccorso in caso di incidente stradale. Così, in questi anni, sono tanti gli episodi in cui le telecamere hanno aiutato nelle indagini: hanno contribuito a risalire al proprietario di un autopirata o all’autore di un episodio di bullismo in centro storico, o consentito a rintracciare chi si è reso responsabile di aver sfregiato l’auto della vicina di casa, per citarne alcuni. “Non è un caso se siamo conosciuti come case study per l’ottimo sistema di videosorveglianza”, spiega infine Mazzacapo riferendosi all’azienda Motorola, che ha individuato Forlì come caso studio.

“L’obiettivo è continuare a investire e raddoppiare questi numeri nei prossimi cinque anni”, assicura quindi. In particolare, questa volontà nasce nei confronti avuti con i cittadini nei quartieri: “L’intenzione nel medio-lungo periodo è di arrivare a completare la copertura della città”, pardendo dal quartiere Cava. Infine, il comandante Festari anticipa due progetti sulla sicurezza al via: il servizio notturno che verrà istituito in via sperimentale un giorno a settimana, con copertura h24 del servizio di polizia locale, esteso dall’1 alle 7 del mattino. La seconda novità è l’istituzione del vigile di quartiere, che partirà da Ca’Ossi in via sperimentale, con l’auspicio di implementarlo ad altri quartieri.


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