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Dire che il governo lascia morire i bimbi in mare “è una calunnia”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni torna sulla tragedia di Cutro. Sul tema, lamenta durante le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo di Bruxelles, “ho sentito molte falsitĂ dall’opposizione e polemiche bizzarre”. Botta e risposta su siccitĂ ed energia anche col leader dei Verdi Angelo Bonelli. Bisogna evitare “di passare dalla dipendenza dal gas russo a quella dall’elettrico cinese”, dice la premier. Che poi ribadisce il no al superbonus: “Ha aiutato le banche a lucrare”. Lo stesso vale per il Mes: “Non è un totem- osserva- va modificato”.
Scontro alla Camera tra il governo e il Movimento 5 stelle. Oggetto del contendere il sostegno italiano all’Ucraina. Fermarsi, sostiene Giorgia Meloni, vorrebbe dire “consentire l’invasione di Kiev”. Di tutt’altro avviso Giuseppe Conte, che definisce il governo “inadeguato” e attacca: “Sta portando l’Italia in guerra”. Assenti, per gran parte del dibattito, i ministri leghisti. Ma il capogruppo Riccardo Molinari smentisce distanze con la linea di palazzo Chigi: “I ministri erano impegnati- assicura- non c’è nessun problema politico”. Critiche le opposizioni. “Il governo è giĂ in crisi”, sostiene Carlo Calenda. PiĂą Europa, con Benedetto Della Vedova, critica la linea “ipocrita e ambigua” di Lega e Forza Italia che di fatto “mina la credibilitĂ dell’Italia in Europa”.
Alla Camera parte l’iter per l’esame delle proposte di legge sul salario minimo, depositate dalle opposizioni. In commissione Lavoro sono in cinque i testi. Oggi viene incardinata quella dell’ex ministro e deputato Pd, Andrea Orlando. La proposta stabilisce che a fissare la paga minima per ogni settore sia la contrattazione collettiva fatta dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative o, in alternativa, con accordo interconfederale in caso di mancanza di accordi settoriali. Esclusi i contratti ‘pirata’, quelli sottoscritti da sindacati minori e associazioni imprenditoriali poco rappresentativi delle parti sociali. In ogni caso, in nessun settore, il trattamento economico potrĂ essere inferiore a 9,50 euro l’ora. Le altre proposte di legge sono: due sempre dal Pd; una da M5s a prima firma Giuseppe Conte e una dall’Alleanza Verdi e Sinistra.
Il vino sempre piĂą decisivo in chiave made in Italy. Il settore vinicolo nazionale vale 31,3 miliardi di euro, impegna 530 mila aziende con circa 870 mila addetti ed è in cima alla speciale classifica della bilancia commerciale del made in Italy “tradizionale”. Questi i dati diffusi in occasione della presentazione di Vinitaly 2023, dal 2 al 5 aprile a Verona. Il vino è un’eccellenza italiana che va valorizzata e talvolta difesa, dice soddisfatto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, aggiungendo che l’export va valorizzato valorizzato ancor di piĂą con un’azione di promozione. Alla kermesse veronese parteciperanno diversi esponenti del governo. Attesa anche la premier Giorgia Meloni.
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