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Terzo mandato, bocciata la proposta della Lega sui governatori

La commissione è ancora in corso. Pd, M5s, Avs, FdI e FI hanno votato contro; a favore invece Lega e Iv mentre non ha partecipato al voto Azione

Pubblicato:22-02-2024 15:19
Ultimo aggiornamento:24-02-2024 11:29

salvini
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ROMA – La commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato l’emendamento che introduce il terzo mandato per i presidenti delle Regioni. A quanto si apprende mentre la commissione è ancora in corso, c’è stato il no di PD, M5S, AVS, FdI e FI; c’è stato il sì di Lega e Iv; non ha partecipato al voto Azione. Il risultato sono stati 4 a favore, 16 contro, 1 astenuto delle Autonomie.

CIRIANI: SAREBBE STATO MEGLIO RITIRARE EMENDAMENTO LEGA

“Non posso che ribadire che sarebbe stato meglio ritirare l’emendamento, perché il tema è molto difficile, molto complesso, secondo noi meritava un contesto più ordinato in cui fare la discussione”. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, lo dice alla fine della riunione della commissione Affari costituzionali del Senato che ha bocciato il Terzo mandato per i presidente di Regione proposto da un emendamento della Lega. Il “contesto più ordinato in cui fare la discussione” cui fa riferimento Ciriani avrebbe potuto essere ad esempio “il Testo unico sugli enti locali”, spiega, “o comunque un disegno di legge che potesse consentire l’approfondimento che merita un argomento così difficile, così delicato,. Il decreto legge non è lo strumento giusto, parla di altre cose, di accorpamento di date di elezioni”.
Ciò detto, “prendiamo atto della scelta che ha fatto la commissione, piuttosto netta in termini di contrarietà all’emendamento presentato dai colleghi della Lega, che peraltro non introduceva un terzo mandato ma altri tre mandati oltre i due previsti”, aggiunge Ciriani. “Prendiamo atto della scelta, i colleghi della Lega hanno voluto portarlo al voto e la maggioranza si è espressa”, conclude.

CIRIANI: ATTIVITÀ GOVERNO NON VIENE MINIMAMENTE TOCCATA

“Sono cose che succedono, l’attività del governo non viene minimamente toccata“, ha detto il ministro”Questo è un tema su cui è normale pensarla in maniera diversa- spiega Ciriani- si poteva approfondire la discussione, tutti eravamo disponibili a discuterne con più calma fra qualche mese, in un altro contesto, occasione, con ddl o altro strumento. Lo stesso appello del presidente Fedriga un appello ragionevole”.


CIRIANI: DATO POLITICO NETTO POI PARLAMENTO È SOVRANO

“Il Parlamento può sempre decidere di riaprire la discussione, certo che la decisione, il dato politico, il voto che abbiamo registrato oggi in commissione è piuttosto netto”. Ciò detto, “questo argomento per quanto importante non ha riflessi sulla vita del governo”. Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, lo dice alla fine della riunione della commissione Affari costituzionali del Senato che ha bocciato il Terzo mandato per i presidenti di Regione proposto da un emendamento della Lega.
“Avevo chiesto di ritirare l’emendamento proprio perché con più calma l’avremmo potuto discutere in maniera più ordinata, anche approfondita, perché c’era la disponibilità di tutti”, dice Ciriani, ma “questa accelerazione ha portato a questo risultato. Il Parlamento è sovrano, potrà fare mille cose, certo che la scelta è piuttosto netta”. Il governo “si è rimesso alla commissione, è una scelta che fanno i gruppi parlamentari, ma il dibattito era trasversale tra tutti i partiti e le componenti politiche di maggioranza e opposizione”, concolude.


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