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Iran, la stilista Mokthari: “Per l’Islam integralista la donna vale la metà dell’uomo”

Sara Manfuso, presidente dell'associazione 'Io così': "Le rivolte in Iran devono vederci protagonisti attivi. Il 25 novembre è un'occasione per ricordare il fenomeno della violenza di genere"

Pubblicato:21-11-2022 13:39
Ultimo aggiornamento:21-11-2022 13:39
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ROMA – “Le cose non migliorano, si deve cambiare. Abbiamo speranza, questa volta sì. Il governo sta ammazzando la gente e non può migliorare, si deve cambiare“. È un messaggio che restituisce a pieno la forza delle piazze della rivolta in Iran quello che la stilista iraniana, Neda Mokthari, ha affidato alla Dire per un’intervista dedicata alla prossima giornata del 25 novembre e a come fermare il dramma della violenza sulle donne. E proprio sulla connessione con le vicende internazionali insiste Sara Manfuso, presidente dell’associazione ‘Io così’ impegnata per le donne e i giovani.

“Aldilà della ciocca di capelli- ha detto Manfuso- le rivolte in Iran devono vederci protagonisti attivi. Il 25 novembre è un’occasione per ricordare il fenomeno della violenza di genere. E con la nostra associazione l’utilizziamo per parlare con i giovani, ma bisogna continuare tutto l’anno. L’Iran è centrale perchè quel che accade lì dove le donne sono considerare metà del valore dell’uomo, come sancito dal codice civile e dove appunto le dichiarazioni di una donna in Tribunale valgano la metà di quelle date da un uomo, non possiamo essere indifferenti”.

“Questa volta è diverso- ha detto Mokthari- in piazza sono tante le donne. Ho visto un coraggio incredibile, ho visto che non hanno paura di morire, di essere picchiate. Non vogliono questo governo. Vogliamo togliere la religione dalla politica”, ha concluso.


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