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ROMA – Un pizzico di sacro, un tocco di profano e qualche ‘aiutino’ per evitare cadute rovinose: ecco la ricetta per passare l’esame di maturità, oltre allo studio ‘matto e disperatissimo’. Una fetta consistente di maturandi, infatti, proprio in queste ore, sta mettendo a punto le strategie per ottenere aiuti soprannaturali – si va dai riti portafortuna alle preghiere – o di carattere ben più prosaico, sotto forma di stratagemmi per copiare. Tutto questo per sentirsi psicologicamente tranquilli durante le prove. A dirlo sono gli stessi studenti, 1.000 ragazze e ragazzi intervistati dal portale Skuola.net nell’immediata vigilia della Maturità 2023.
Per allentare la pressione e l’ansia, la cosa a cui sembrano fare maggiore affidamento gli studenti, per ingraziarsi le “alte sfere”, è la spiritualità: ben 3 maturandi su 10 dicono di aver fatto ricorso alla religione. C’è chi sta passando in chiesa, chi sta pregando in casa, chi ha partecipato a celebrazioni varie (messe, pellegrinaggi, ecc.), chi ha fatto fioretti. E se la maggior parte di questi si è mantenuta sugli standard seguiti tutto l’anno, oltre un terzo racconta di aver intensificato le preghiere proprio in questo periodo.
Molto più ‘terreni’, ma non troppo, quelli che invece si stanno concentrando soprattutto sulle scaramanzie, da adottare durante l’esame. Almeno stando alle intenzioni, oltre 1 su 5 metterà parte dell’esito della maturità nelle mani di un rito propiziatorio. Il più diffuso prevede di indossare un accessorio portafortuna (bracciali, collane, anelli, ecc.): così per oltre un terzo. In alternativa, ci si presenterà con dei vestiti che già hanno fatto il loro lavoro in passato e che quindi sono considerati fortunati: è la scelta del 13%. Altrimenti si vira, di nuovo, sulla spiritualità rituale: circa 1 su 10 accenderà un cero o farà una preghiera speciale, più o meno la stessa percentuale porterà con sé un santino.
Ma, come detto, la dotazione di contorno per attirare la buona sorte è composta anche da stratagemmi più concreti, che badano al sodo. Come preparare la strumentazione necessaria per la più classica delle strategie occulte da esame, ossia copiare. Ci sta pensando quasi un quinto dei maturandi: il 6% già sa che la userà sicuramente durante le prove, il 12% la sta predisponendo ma solo per sapere di averla in caso di necessità. Complessivamente, quindi, il 18% degli intervistati sta preparando supporti e strategie per copiare all’esame, a cui si aggiunge un ulteriore 33% che è pronto a copiare ma senza l’aggravante della premeditazione. Il restante 49% del campione è invece certo di non copiare, per scelta etica o per paura delle conseguenze.
I potenziali ‘copioni’ si stanno attrezzando sia con stratagemmi tradizionali che strettamente connessi con la tecnologia, con le metodologie analogiche che però restano più popolari di quelle digitali. Infatti, 9 su 10 preferiscono un approccio classico, con i bigliettini miniaturizzati a farla da padrone. Il 40% li sta preparando per nasconderli in ogni luogo possibile: addosso, mimetizzati nelle etichette delle bottigliette d’acqua, dentro il fodero della calcolatrice, sotto la sedia o il banco oppure dentro le penne.
Seguono gli appunti scritti sul dizionario (17%) o su fogli protocollo precompilati, da scambiarsi con i compagni d’avventura confondendoli tra quelli ufficiali (11%). E c’è persino chi azzarderà la consultazione di temari e bigini (8%) oppure che nasconderà gli appunti in bagno (8%).
Minore è, invece, la confidenza con i metodi tecnologici: a sfruttarli saranno 3 ‘copioni’ su 4. Che, perlopiù, proveranno a utilizzare lo stesso lo smartphone, nonostante i divieti: il 15% tenterà di nasconderlo in bagno per poterlo consultare in corso di giornata. Mentre il 47% farà di tutto per tenerlo con sé per sbirciare ogni tanto sullo schermo. Ma si fa presto a dire smartphone, sono numerose le possibili casistiche d’uso: se la soluzione più popolare è quella di cercare informazioni su internet (13%), non mancano quelli che faranno ricorso a gruppi di lavoro pronti a elargire suggerimenti via mail, Whatsapp e documenti condivisi (20%). C’è, poi, chi si affiderà agli appunti memorizzati sul device (7%) oppure alle intelligenze artificiali come ChatGpt (7%). Non mancano, infine, quelli che tenteranno di copiare con lo smartwatch (7%).
“In occasione degli esami di maturità, gli studenti si riscoprono religiosi e superstiziosi. Perlomeno più del solito. E, mentre molti si aggrappano alla spiritualità per trovare conforto durante le prove, altri si affidano a rimedi ben più prosaici. Infatti, 1 su 5 si sta attrezzando per essere pronto a copiare in caso di difficoltà, sia preparando stratagemmi vecchia scuola come bigliettini e temari, sia ricorrendo alle nuove tecnologie, essenzialmente sotto forma di smartphone. A questi si aggiunge un’ulteriore quota, circa 1 su 3, che copierà in caso di necessità chiedendo aiuto ai compagni. Ad ogni modo, qualunque sia la modalità, se si viene colti in flagranza, si rischia l’esclusione dall’esame senza possibilità di appello”, conclude Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
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