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Tg Politico Parlamentare, edizione del 19 dicembre 2023

In questa edizione si parla delle accuse di Crosetto alla magistratura; di scaglioni Irpef; di violenza sulle donne e dell'Italia nella coalizione contro gli Houthi

Pubblicato:19-12-2023 17:25
Ultimo aggiornamento:19-12-2023 17:25

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CROSETTO: LA MAGISTRATURA MI PREOCCUPA

Il ministro della Difesa Guido Crosetto rilancia le accuse alle toghe. “Le mie preoccupazioni riguardano alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro, ma in modo molto evidente”, sottolinea Crosetto nell’informativa alla Camera. Il ministro racconta di una corrente della magistratura che vuole fermare la presunta deriva antidemocratica della premier Meloni. “Siccome ne abbiamo viste fare di tutti i colori in passato, se conosco bene questo Paese – continua Crosetto – mi aspetto che si apra presto questa stagione, prima delle elezioni europee”. Infine, un ultimo attacco in merito alle riforme costituzionali: “Le regole entro le quali si confrontano i poteri dello Stato le decide il parlamento: la rappresentanza- conclude il ministro- appartiene alla politica, non alla magistratura”.

CDM: RINVIATO DECRETO SUI TRE SCAGLIONI IRPEF

Il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente due decreti legislativi di attuazione della delega fiscale, mentre il provvedimento che riduce da tre a quattro gli scaglioni Irpef è stato rimandato per un approfondimento tecnico, in coerenza con la legge di Bilancio in via di approvazione, dice il governo. Le norme sono comunque pronte: il primo scaglione con prelievo del 23% verrà esteso fino a 28 mila euro. Il secondo al 35% si applicherà sui redditi fino a 50 mila euro; per chi supera questa soglia ci sarà l’aliquota del 43%. È stato anche approvato dal Cdm un nuovo decreto legislativo che riguarda le gare dei giochi online, con misure per il contrasto all’illegalità e alla tutela dei giocatori più deboli.

CGIL: RISORSE CONTRO VIOLENZA DONNE NON BASTANO

I 40 milioni che le opposizioni hanno destinato alla prevenzione e al contrasto alla violenza di genere, con un emendamento alla manovra, non bastano. La Cgil chiede al governo di fare di più: “Il problema non si risolve soltanto inasprendo le pene ma investendo sulla prevenzione, obiettivo che si persegue lavorando ad un radicale cambiamento culturale del nostro Paese, e che quindi non può realizzarsi a costo zero”, fa notare il sindacato. L’emendamento approvato incrementa i finanziamenti ai
centri antiviolenza, al reddito di libertà, alla formazione,
potenziando il piano nazionale antiviolenza. Secondo la Cgil sarà però necessario un lavoro capillare nella società, nelle scuole e nei luoghi di lavoro.


COALIZIONE USA CONTRO GLI HOUTHI, C’È L’ITALIA

Arriva una task force multinazionale per garantire la sicurezza nello stretto che domina l’ingresso meridionale del Mar Rosso. Il movimento yemenita Houthi, infatti, sta minacciando il traffico marittimo, con il lancio di missili da quando è iniziata la guerra a Gaza. Con il canale di Suez bloccato, il commercio mondiale e i carichi petroliferi sono a rischio, visto che per evitare i raid i cargo ormai preferiscono circumnavigare l’Africa. Questo significa maggiori costi e tempi più lunghi. Gli Stati Uniti lavorano a una coalizione internazionale contro gli Houthi, che sono alleati di Teheran. Ci sarà l’Italia che parteciperà con una fregata, oltre a Paesi come Bahrein, Gran Bretagna, Francia, Olanda e Spagna.

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