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Dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre Meta vieta contenuti violenti e limita la possibilità di commentare su Facebook

Per limitare la diffusione di contenuti violenti e potenzialmente nocivi, Meta vieta la diffusione di contenuti che esaltino Hamas e mette dei paletti alla possibilità di commentare

Pubblicato:19-10-2023 14:13
Ultimo aggiornamento:19-10-2023 16:24
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ROMA – Misure “temporanee” per limitare post “potenzialmente sgraditi e indesiderati” in relazione alla nuova fiammata del conflitto israelo-palestinese: a introdurle Meta, la società americana proprietaria di Facebook. Stando a una comunicazione aziendale, disponibile online, “sono state cambiate le impostazioni predefinite perchè si possa commentare solo verso amici e follower consolidati i post pubblici su Facebook realizzati da utenti nella regione”.

Nel testo non si specifica l’estensione dell’area interessata, presumibilmente mediorientale. Meta aggiunge: “Gli utenti di tutto il mondo possono scegliere di utilizzare questa impostazione e di attivarla o disattivarla in qualsiasi momento; stiamo avvisando le persone nella regione con istruzioni specifiche su come modificare questa impostazione”.

Nella comunicazione si riferisce che “dopo gli attentati terroristici compiuti da Hamas contro Israele la scorsa settimana e la risposta di Israele a Gaza sono state introdotte misure per far fronte all’impennata di contenuti nocivi e potenzialmente dannosi“. Meta sottolinea in particolare che “non sono permessi contenuti che esaltino Hamas, che è designato da Meta come ‘organizzazione pericolosa’, così come contenuti violenti e espliciti“. Questa settimana, utenti che hanno pubblicato post a supporto della causa palestinese hanno accusato Meta di aver soppresso i loro contenuti.


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