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“Post e tweet contro Israele”: il caso del giovane candidato del Pd Raffaele La Regina

Il quotidiano 'Il Giornale' ripesca alcuni commenti del segretario del Pd Basilicata, uno dei quattro under 35 candidati come capilista da Letta. La difesa: "Era satira, mai messa in dubbio la legittimità di Israele"

Pubblicato:19-08-2022 15:52
Ultimo aggiornamento:19-08-2022 20:34

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ROMA – Un post Facebook e un tweet ripescati dal passato fanno finire sotto accusa Raffaele La Regina. Il segretario del Pd Basilicata, 29 anni, è uno dei quattro capilista under 35 scelti da Letta in vista delle prossime elezioni politiche. Corre nel collegio plurinominale della Basilicata alla Camera.

Sulla sua attività social ha posto l’attenzione il quotidiano ‘Il Giornale’, che ha scovato un tweet del 2017 e un post Facebook del 2020 in cui La Regina ironizza o attacca Israele. E anche se a quei tempi La Regina non rappresentava ancora il Pd, si scatena la polemica politica.

I POST INCRIMINATI CONTRO ISRAELE

Il 10 dicembre 2020 La Regina su Facebook pubblica un meme: “In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?“, ironizza. Il post non è più online perché La Regina ha eliminato il profilo Facebook.


Di tono ben più serio il tweet dell’11 dicembre 2017, in cui La Regina commenta la decisione dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele: “Gerusalemme è luogo sacro per tre principali religioni monoteiste, occupata in maniera illegale e violenta da Israele durante la guerra dei sei giorni. Solidarietà al popolo palestinese, no pasaran!”, scrive l’attuale candidato del Pd.

LA PROTESTA DELLA COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA

Tra le reazioni seguite alla pubblicazione dell’articolo de ‘Il Giornale’ c’è quella di Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma: “Candidare i giovani in Parlamento è una scelta di valore, soprattutto se i candidati portano valore e idee innovative. Se bisogna leggere tesi di odio che negano il diritto d’Israele ad esistere allora abbiamo un grande problema“.

LA REGINA SI DIFENDE: “MAI MESSO IN DISCUSSIONE IL DIRITTO DI ISRAELE”

Investito dalla polemica, La Regina prova a chiarire: “Mai messo in discussione il diritto ad esistere dello Stato di Israele, né in passato né mai“, spiega in conferenza stampa insieme a Letta per la presentazione delle azioni proposte dal Pd nel piano Giovani.

E in un tweet, il segretario regionale lucano dem aggiunge: “Il Giornale di oggi mi accusa di negare l’esistenza dello Stato di Israele, richiamando un meme che distrattamente e superficialmente ho rilanciato in un gruppo privato. Si trattava insomma di satira, non di una posizione politica. Un gesto comunque sbagliato, per cui chiedo scusa – ammette La Regina – Ma voglio essere chiaro, non ho mai messo in dubbio la legittimità dello Stato di Israele, né in passato né mai, né il suo diritto a esistere”.

LE PAROLE DEL PD

Sull’argomento, fonti del Nazareno fanno sapere: “La posizione del Pd su Israele è nota. I due tweet e il meme di Raffaele La Regina, risalenti a quando non era candidato del Pd e non rappresentava il Pd, non rispecchiano in alcun modo il lavoro e le prese di posizione del Partito Democratico di questi anni, schierato a difesa del diritto a esistere dello Stato di Israele, della sua sicurezza e del percorso di pace”.

LETTA: “BENE LE SCUSE, PD PARTITO GIOVANE”

Il segretario dem Enrico Letta, nella conferenza stampa sul piano Giovani a cui partecipa lo stesso La Regina, aggiunge: “Raffaele ha ribadito le sue scuse, ha usato parole sbagliate. Chiudiamo una polemica che ‘Il Giornale’ ha voluto alzare. Noi siamo sempre molto trasparenti e le parole di La Regina fanno chiarezza su cose del passato che non hanno a che fare con le scelte di oggi”.

Per Letta, “il Pd è un partito giovane, del ringiovanimento, ma non della rottamazione, il partito delle generazioni che si tengono per mano. Un’opportunità per i più giovani. L’obiettivo che mi sono dato fin dall’inizio è stato quello di riportare il Pd al centro dell’attenzione dei giovani, vogliamo che sia il primo partito votato dai giovani“.

Secondo il leader del Pd, “se vincessimo le elezioni, ma senza essere votati dai giovani, non sarei contento. Vogliamo creare un percorso per il futuro. Non si parla di giovani in maniera paternalistica, ma i giovani sono in prima linea, sono partecipi. L’Italia diventi un Paese per giovani, – è l’auspicio di Letta – per italiani che non vadano via e per giovani stranieri che vengono attratti. La vera emergenza migratoria italiana sono le centinaia di migliaia di ragazzi su cui investiamo soldi per la formazione e che se ne vanno per sempre“.

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