
ROMA – “O l’Europa decide seriamente di aiutare l’Italia in concreto, a partire ad esempio dai 180 immigrati a bordo della nave Diciotti, oppure saremo costretti a fare quello che stroncherà definitivamente il business degli scafisti. E cioè riaccompagnare in un porto libico le persone recuperate in mare”. Lo dice Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno.
“80mila sbarchi in meno dall’inizio dell’anno e 32mila in meno in quasi due mesi e mezzo da ministro. Sono risultati ottimi ma non mi accontento” spiega Salvini.
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