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Traffico di droga e furti in appartamenti, 11 arresti a Catania

Blitz della guardia di finanza nell'ambito dell'indagine, denominata 'Consegna a domicilio'

Pubblicato:19-05-2020 09:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:20

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PALERMO – Blitz antidroga a Catania: 11 gli arrestati dalla guardia di finanza. L’indagine, denominata ‘Consegna a domicilio’, ha portato dieci persone in carcere, mentre un undicesimo indagato e’ ai domiciliari. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, soprattutto cocaina e marijuana, e di furti aggravati in abitazioni.

L’inchiesta nasce dall’arresto nel 2016 di due persone trovate in possesso di cocaina ed eroina: la droga era destinata alla banda scoperta oggi. Due i gruppi criminali scoperti dalle fiamme gialle: uno dedito al traffico di droga, l’altro alla commissione di furti in abitazione ed esercizi commerciali con il classico metodo della ‘spaccata’. L’inchiesta ha consentito anche il sequestro di 4,5 chili di marijuana.

Alla guida del primo gruppo ci sarebbe stato Carmelo Russo, 65enne, detto ‘Turazzo’, la cui abitazione di Misterbianco fungeva da centrale operativa dello spaccio – sostiene la guardia di finanza – oltre che da sede di incontri con pregiudicati e soggetti sottoposti a provvedimenti di sorveglianza speciale”. L’uomo, assieme al fratello Mario, di 48 anni, manteneva “costanti relazioni” con fornitori di droga palermitani e calabresi, oltre che con acquirenti di Messina, Siracusa, Motta Sant’Anastasia (Catania) e Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano, tutti finiti in carcere: si tratta di Filadelfio Innao, di 63 anni, e Cirino Giannetto, di 49, considerati i “detentori” della cassa comune della banda e “corrieri” della droga acquistata o da cedere; Emanuele Pavone, di 54 anni, il cui compito sarebbe stato quello di reperire la droga e venderla nel Messinese; Antonio Bevilacqua e Antonio Pelle, entrambi reggini, di 46 e 34 anni, che secondo gli inquirenti sarebbero stati gli “stabili fornitori di cocaina” del gruppo criminale catanese.


La banda dedita ai furti sarebbe stata capeggiata, invece, da Vito Danilo Caputo, di 31 anni, e da Pio Giuseppe Scardaci, di 34. Della gang avrebbero fatto parte anche Alfio Stancampiano e Carmelo Motta, di 26 e 35 anni. I primi tre sono finiti in carcere, il quarto ai domiciliari. Gli indagati rubavano le chiavi delle abitazioni lasciate incustodite nelle auto per poi agire senza lasciare tracce di effrazione. In una occasione la banda rubo’ una Fiat Bravo a Lentini, in provincia di Siracusa, per poi sfondare con il veicolo la vetrina di un negozio di abbigliamento e rubare 500 capi per un valore complessivo di circa 25mila euro. Un furto in abitazione a Belpasso, nel Catanese, frutto’ un bottino di circa 1.500 euro, mentre in un altro colpo in un appartamento di Cefalu’, in provincia di Palermo, portarono via contanti per 80mila euro che furono poi recuperati dalle fiamme gialle attraverso l’arresto in flagranza dei due responsabili. 

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