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Attacco hacker alla pubblica amministrazione: si teme un ritardo sugli stipendi. Chiesto un riscatto

A rivendicare il gesto è il gruppo russo Lockbit, che ha colpito in passato anche il sito della Regione Lazio e quello dell'Agenzia delle Entrate

Pubblicato:18-12-2023 19:43
Ultimo aggiornamento:19-12-2023 10:26
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attacco hacker
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ROMA – È stato il gruppo russo Lockbit a rivendicare l’attacco hacker che dall’8 dicembre sta creando difficoltà a diversi siti, tra cui anche quello della pubblica amministrazione. Il gruppo non è nuovo a questa pratica: nel suo mirino sono finiti anche il sito della Regione Lazio e quello dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, a subire l’attacco è stata Westpole, società che si occupa di gestire servizi in cloud per la PA e privati, il cui sito al momento risulta bloccato: “Dopo aver rilevato attività sospette nel Data Center di Westpole in Italia, i nostri team e partner hanno lavorato 24 ore su 24 per mitigare il problema e ridurre al minimo l’impatto sui nostri clienti che stanno riscontrando interruzioni di servizio. Siamo riusciti rapidamente a contenere il problema. Da allora, i nostri team hanno lavorato concentrandosi al 100% sul ripristino e sulla ricostruzione degli ambienti IT dei nostri clienti. Sfortunatamente, alcuni clienti sono ancora interessati dal problema. Nel frattempo, continuiamo a monitorare l’ambiente dal nostro SOC in stretta comunicazione con gli Incident Response Teams. Aggiorneremo ulteriormente questa informativa qualora ci fossero cambiamenti o sviluppi”, scrivono sul sito.

Secondo quanto riportato dal giornalista Arcangelo Ròciola su Twitter, l’attacco hacker prevede un riscatto. Al momento rimane molto difficile calcolare i danni del blocco, a cui sta cercando di lavorare anche l’Acn (Agenzia per la cybersicurezza nazionale). 


LA PREOCCUPAZIONE SUGLI STIPENDI

Visto il coinvolgimento dei sistemi della Pa, una delle maggiori preoccupazioni è quella che riguarda l’erogazione degli stipendi e delle tredicesime. Sulla questione, è intervenuto Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto (che rientra tra gli enti colpiti): “Stipendi e tredicesime dei dipendenti del Consiglio regionale non sono a rischio: le buste paga sono calcolate in autonomia dalla Regione con un proprio software, che non c’entra nulla con l’attacco hacker a Westpole Spa”.

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