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Calcio, Lotito: “La Lazio è cambiata, non siamo né razzisti né fascisti”

Ai giornalisti della stampa estera il presidente della Lazio espone i valori e le iniziative messe in campo dalla squadra biancoceleste

Pubblicato:18-12-2019 13:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:46
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ROMA – “Ancora oggi quando ci sono le partite internazionali c’è sempre la preoccupazione della tifoseria laziale violenta e razzista, voglio dire che su questo abbiamo fatto un grande lavoro, a partire da campagne nelle scuole per educare i più giovani. Noi mettiamo in campo tutta una serie di sforzi e campagne promozionali che però spesso all’estero non arrivano, abbiamo combattuto contro una tifoseria perché abbiamo fatto la scelta di stare dalla parte della legalità e delle regole. Vorrei che la stampa estera capisse che oggi la Lazio è cambiata, non è più quella di 20 anni fa, è stata la prima squadra a debellare quel fenomeno di curve in cui si spacciava e c’era violenza, questo in altri paesi non viene riconosciuto”. Così il presidente della Lazio, Claudio Lotito, durante la conferenza stampa presso la sede della Stampa Estera di Roma in cui sono stati esposti, alla presenza dei giornalisti di testate straniere, i valori e le iniziative messe in campo dalla squadra biancoceleste in avvicinamento della finale Supercoppa Lazio-Juve che si terrà a Riad, in Arabia Saudita il 22 Dicembre.

“Noi vogliamo che il mondo intero ci valuti sì per i risultati sportivi ma vogliamo essere valutati anche dal punto di vista morale e su questo abbiamo realizzato diverse iniziative. Adesso all’estero passa un messaggio di grande virtuosismo gestionale, ma il mio è stato un risanamento sportivo, economico ma anche e soprattutto morale. Non voglio che la squadra e la tifoseria siano tacciate di fascismo e nazismo, noi siamo per l’aiuto dei più deboli, di chi ha bisogno”, conclude Lotito.


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