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Centrodestra Regione Calabria: “il consigliere supplente è già adottato in altre Regioni”

"La proposta di legge sull'incompatibilità tra assessore e consigliere regionale non è incostituzionale"

Pubblicato:18-11-2022 14:10
Ultimo aggiornamento:18-11-2022 14:10
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REGGIO CALABRIA – “L’ipotesi di incostituzionalità della legge regionale sull’incompatibilità tra la carica di assessore regionale e consigliere regionale è totalmente infondata, atteso che questo è il metodo procedurale adottato e assestato dalla maggioranza delle regioni italiane”. E’ quanto affermano i capigruppo del centrodestra della Regione Calabria Giacomo Crinò (Forza azzurri), Giovanni Arruzzolo (Forza Italia), Francesco De Nisi (Coraggio Italia), Giuseppe Graziano (Udc) e Giuseppe Neri (Fratelli d’Italia), sulla proposta di legge che sarà valutata dal Consiglio regionale nella seduta di lunedì 21 novembre e che stabilisce “le procedure per la sospensione dalla carica di consigliere e la relativa sostituzione temporanea” nel caso in cui quel consigliere fosse nominato assessore. Senza che lo stesso si dimettesse dall’incarico di consigliere, il suo posto sarebbe assegnato temporaneamente al primo dei non eletti.

MODIFICA NORMATIVA A COSTO ZERO

“Lo Statuto della Regione Calabria – aggiungono – prevede la composizione del Consiglio regionale con 30 consiglieri e della giunta regionale con 7 assessori oltre al presidente. E basterebbe questo per mettere a tacere tutte le inutili polemiche di questi giorni. Con una ragione – evidenziano – che è quella di dividere il potere legislativo da quello esecutivo. Oggi in Calabria non è così e, a zero spese, cerchiamo di porre rimedio a questo vulnus democratico”. “Altresì andrebbe evidenziato – concludono i capigruppo di maggioranza – come, attraverso la promulgazione di questa legge, si sceglie di dare spazio a chi ha ottenuto il consenso del popolo consentendo loro di poter operare e, sedendo in giunta e in consiglio, dare voce alla volontà dei calabresi”.


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