NEWS:

VIDEO | Il Sudafrica alla Sapienza: “Alleanza con sei atenei”

Il ministro Nzimande alla Dire: "Ricerche comuni per sostenere lo sviluppo"

Pubblicato:18-11-2019 15:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:37

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Un’alleanza tra sei università del Sudafrica e sei dell’Italia, al lavoro su progetti di ricerca comuni: è l’impegno emerso da incontri avuti a Roma dal ministro dell’Istruzione superiore, della scienza e della tecnologia Bonginkosi Nzimande, intervistato dall’agenzia ‘Dire’ a margine di una riunione al Rettorato della Sapienza.

La visita del dirigente ha seguito di poche settimane quella del suo omologo italiano, Lorenzo Fioramonti, professore sia in Italia che all’Università di Pretoria, intervenuto a un incontro organizzato dal Forum Ambrosetti in Sudafrica a fine ottobre. La premessa, nell’intervista, è che l’istruzione superiore è un pilastro della cooperazione bilaterale.

“Oggi ci sono circa 57 accordi tra le università italiane e sudafricane ma anche potenzialità non ancora sfruttate” sottolinea Nzimande. “Anche se l’Italia è già parte di Square Kilometer Array, uno dei nostri progetti di ricerca più importanti, una rete di radiotelescopi che genererà un’enorme quantità di dati per capire noi stessi, il pianeta e l’universo, la nostra relazione può approfondirsi”. Prospettiva, questa, al centro degli incontri romani tra il ministro, il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, i docenti e i rappresentanti delle imprese intervenuti oggi alla tavola rotonda nell’Aula del Senato del Rettorato. “Alcune università si sono impegnate a garantire borse per gli studenti stranieri, in particolare africani, perché vengano a studiare in Italia” sottolinea Nzimande. “E’ però molto importante la presenza delle imprese, soprattutto per gli investimenti in ricerca e sviluppo e in innovazione, aree che continueremo a monitorare grazie al lavoro della nostra ambasciata a Roma e con inviti a visitare il Sudafrica per esplorare nuove opportunità”. Possibilità che il prossimo anno potrebbero ricevere un impulso ulteriore, perché Pretoria assumerà la presidenza di turno dell’Unione Africana. Secondo Nzimande, “una delle priorità sarà rafforzare l’istruzione nel continente, nella consapevolezza che dalla cooperazione con le università europee può venire un grande aiuto”. Di questa relazione si sarebbe discusso a Roma in incontri con rettori di un network di atenei esteso dalla Spagna alla Svezia, uniti nel manifestare il desiderio di “fare rete con le università africane e sudafricane in particolare”. L’impegno riguarderebbe anche le sfide dell’era digitale. “Il presidente Cyril Ramaphosa ha istituito e ora guida una commissione sulla Quarta rivoluzione industriale” ricorda Nzimande. “L’obiettivo è vedere come il Sudafrica potrà beneficiare dalle nuove tecnologie ma anche come l’Africa potrà contribuire al loro sviluppo per modernizzare l’economia”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it