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Gaza, all’Aia l’Irlanda affiancherà il Sudafrica contro Israele

Il ministro degli Affari esteri Martin: "Quando è troppo e troppo, dal 7 ottobre palese violazione del diritto umanitario internazionale su larga scala"

Pubblicato:27-03-2024 19:17
Ultimo aggiornamento:28-03-2024 15:31

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ROMA – Il governo dell’Irlanda ha annunciato che si costituirà parte civile al fianco del Sudafrica, che ha denunciato Israele alla Corte internazionale di Giustizia (Icj) per “atti di genocidio” che sarebbero stati commessi nella Striscia di Gaza. A confermarlo il ministro degli Affari esteri Micheal Martin, riferendo che l’esecutivo di Dublino è giunto a questa decisione dopo “una attenta analisi politica e legale” della questione e consultazioni con le autorità sudafricane. Il ministro, stando a quanto scrive la testata locale The Journal, ha osservato come sia “abbastanza raro” e “complesso” che un Paese terzo prenda parte a un processo dell’Icj a sostegno di un Paese, quindi ha aggiunto: “Voglio essere chiaro nel ribadire quanto ho detto spesso negli ultimi mesi: ciò che abbiamo visto il 7 ottobre in Israele, e ciò che stiamo vedendo ora a Gaza, rappresentano la palese violazione del diritto umanitario internazionale su larga scala“.

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Martin ha aggiunto che “il punto di vista della comunità internazionale è chiaro: quando è troppo è troppo. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato degli ostaggi e l’eliminazione di tutte le barriere alla fornitura di assistenza umanitaria”. A gennaio la Corte con sede all’Aia, in Olanda, ha stabilito che Israele deve fare “tutto quanto in suo potere” per impedire “ogni atto” di genocidio. I giudici non hanno aggiunto la richiesta di cessate il fuoco immediato, e questo ha dato modo al Sudafrica di tornare a farne richiesta, sostenendo che senza la fine dei combattimenti sarà impossibile dare seguito alla decisione della Corte.


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