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Quici (Cimo-Fesmed): “Sono attendista, veniamo da dieci anni di tagli alla sanità”

Il presidente nel corso del 54° Congresso nazionale Sumai Assoprof: "È crollata l'offerta sanitaria, dai posti letto alle prestazioni specialistiche"

Pubblicato:18-10-2022 20:03
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 13:09

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ROMA – “Io non sono né ottimista, né pessimista: sono attendista, perché voglio capire cosa succede e che fine faremo. E si tratta di un fatto piuttosto aleatorio per un motivo molto semplice: veniamo da dieci anni di tagli, 45mila posti letto in meno, 70mila prestazioni specialistiche in meno, 45mila indagini radiografiche in meno. È crollata l’offerta sanitaria, a prescindere se si lavori in ospedale o sul territorio”. Lo ha detto il presidente Cimo-Fesmed, Guido Quici, durante la cerimonia inaugurale del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’, di scena a Roma fino a giovedì 20 ottobre.

“Non ci sono le risorse e si continua a lavorare per silos – ha aggiunto Quici -, perché si parla di Pnrr senza vincolarlo alle altre Missioni, ad esempio la Missione 5, quella della coesione, alla Missione 4, quella dell’istruzione, alla Missione 2, quella dell’ambiente”.

“Il mio pensiero – ha concluso il presidente Cimo-Fesmed – è quello di uscire dalla funzione pubblica e, come dipendenti, fare un contratto parallelo a quello dei medici convenzionati sotto l’egida del ministero della Salute e delle Regioni”.


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