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Locatelli: “In Italia 56 vittime Covid tra 0-19 anni, vaccino importante”

A dare il triste bollettino è il presidente del Consiglio superiore di sanità, intervenuto al 77° Congresso italiano di pediatria

Pubblicato:18-05-2022 19:27
Ultimo aggiornamento:18-05-2022 19:27

locatelli
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ROMA – “Sono in tutto 56 le giovani vittime del Covid in Italia. Nello specifico 27 nella fascia d’età 0-9 anni, e 29 in quella 10-19 anni. “Venti morti si sono verificate solo nel corso di quest’anno, 21 nel 2021 e 15 nel 2020”. A dare il triste bollettino è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, intervenuto al 77° Congresso italiano di pediatria, organizzato dalla Società italiana di pediatria (Sip), in corso a Sorrento.

Locatelli ha aperto la sessione del Congresso dedicata alle letture magistrali con un intervento dal titolo ‘Bambini e Covid-19: dal rischio di malattia grave alle vaccinazioni’, in cui ha presentato un excursus della malattia in età pediatrica spiegandone i meccanismi fisiopatologici, lo sviluppo di forme gravi e soffermandosi, in particolare, sull’importanza dei vaccini.

Dichiarandosi “soddisfatto” per l’approvazione, da parte della Food and Drug Administration, della dose booster del vaccino Pfizer-BioNTech per la fascia d’età 5-11 anni, Locatelli ha tenuto a sottolineare come la vaccinazione in età pediatrica debba essere “assolutamente promossa e supportata da una scuola di professionisti, come quella che connota la pediatria italiana”. Il vaccino è importante “per prevenire le ospedalizzaizoni, i decessi, la Mis-C ma anche- ha aggiunto- per tutelare le attività legate alla vita educativa e sociale dei più giovani, una vita che gli è stata negata in questi due anni”.


Il presidente del Consiglio superiore di sanità ha però ricordato che in Italia “mentre c’è stata una performance straordinaria per le vaccinazioni sopra ai 12 anni, con più del 90% delle persone che ha ricevuto un ciclo di vaccinazione primario, in pediatria le cose non sono andate come avevamo auspicato– ha detto- non arriva, infatti, al 35% il numero di bambini tra 5 e 11 anni che ha ricevuto il ciclo primario”. Qualche “tiepida se non dissonante voce nei confronti della vaccinazione proveniente anche dal nostro mondo- ha detto Locatelli- non ha giovato alla promozione della campagna vaccinale nei bambini”. Nel corso del suo intervento il presidente del Consiglio superiore di sanità ha tenuto poi a ribadire che “il vaccino ha un’altissima efficacia e le reazioni avverse sono minimali. Anche i dati più recenti sul vaccino Moderna per la fascia pediatrica, con una dose sui bambini dimezzata rispetto a quella impiegata negli adulti, hanno lo stesso profilo di sicurezza ed eficacia”. 

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