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Tg Riabilitazione, edizione del 18 marzo 2020

A cura della redazione

Pubblicato:18-03-2020 14:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:10
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CORONAVIRUS. IDO: SERVIZIO CONSULENZA CON EQUIPE MULTIDISCIPLINARE ‘CONNESSA’

L’Istituto di Ortofonologia (IdO), per rimanere a fianco dei bambini e ragazzi e delle loro famiglie in questo periodo di emergenza che impone la lontananza fisica per il bene di tutti, mette a disposizione servizi di supporto clinico, psicologico e tutoring. Un’equipe multidisciplinare risponde gratuitamente a domande relative a riabilitazione, disturbi dello sviluppo psicologico in età evolutiva, plusdotazione, disturbi del neurosviluppo. “Il nostro contributo- si legge sul portale dell’IdO- in questo momento tanto difficile e faticoso per le famiglie, è mettere a servizio dei minori in difficoltà e delle loro famiglie professionalità e ascolto qualificato. L’equipe di medici, psicologi e psicoterapeuti dell’eta’ evolutiva, logopedisti, psicomotricisti e neuropsicomotricisti, counselor rimarrà ‘connesso’, seppur in una modalità non consueta”. E’ quindi attivo un servizio di consulenza multidisciplinare e di sostegno psicologico (telefono o e-mail), basta scrivere alla email riabilitazioneminori@ortofonologia.it e/o chiamare al numero 3450391519. Gli altri indirizzi sono visibili sul portale dell’Istituto.


CORONAVIRUS. AIFI-ARIR: VADEMECUM PER I PROFESSIONISTI PER LAVORARE IN SICUREZZA

Un documento congiunto tra l’AIFI e le Commissioni di Albo dei Fisioterapisti e condiviso con ARIR contenente direttive che privati e strutture pubbliche fisioterapiche devono seguire in piena emergenza Coronavirus. “All’interno delle strutture sanitarie pubbliche e private, come ospedali, case di cura, RSA ed ambulatori, compresi gli enti che effettuano unicamente attività domiciliare- si legge dal portale dell’Aifi- il fisioterapista deve attenersi alle indicazioni fornite dalla Direzione Sanitaria al fine di ottemperare al corretto svolgimento delle proprie funzioni”. Mentre “negli studi professionali singoli o associati- prosegue il documento- è il titolare dello studio che deve redigere e attuare, sotto la propria responsabilità, le procedure idonee a garantire la salvaguardia della salute propria e delle persone che accedono allo studio. Essendo consentiti da DPCM gli spostamenti per motivi di salute è necessario procedere alla puntuale valutazione caso per caso in merito all’opportunità di sospendere o riprogrammare gli accessi terapeutici”. Per ulteriori informazioni c’è il sito aifi.net.

CORONAVIRUS. LAZZERI (ARIR): FISIOTERAPISTI RESPIRATORI PRIMA LINEA IN TI

Ci sono professioni particolarmente coinvolte nella gestione dei pazienti in questi tempi di criticità da Covid-19: una di queste è quella del fisioterapista della riabilitazione respiratoria, che offre assistenza specialistica proprio a persone con gravi insufficienze respiratorie. “In questa fase così critica stiamo lavorando a supporto di tutte quelle misure messe in atto per combattere l’emergenza Coronavirus- dichiara Marta Lazzeri, presidente dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria (ARIR)- Come fisioterapisti respiratori sin dall’inizio dell’emergenza siamo al fianco dei medici intensivisti, medici della medicina d’urgenza, degli pneumologi e del personale infermieristico nella gestione del quadro respiratorio di chi è colpito in maniera più o meno severa dal Covid-19. Stiamo riorganizzando la nostra presenza, intensificandola- conclude la presidente di ARIR- ad esempio in alcuni ospedali milanesi ci stiamo adattando giorno per giorno ai numeri di questa vasta ed imprevedibile emergenza”.

CORONAVIRUS. RASCONI (UILDM): IN EMERGENZA SE POSSIBILE SOSPENDIAMO FISIOTERAPIA

In tempi di Coronavirus come si organizzano le persone con disabilità che hanno necessità di cure domiciliari e riabilitazione? A rispondere all’agenzia di stampa Dire è Marco Rasconi presidente dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare Nazionale. “Le cure domiciliari come la fisioterapia- spiega Rasconi- vanno ancora maggiormente gestite in questo momento anche se non è semplice. Coloro che hanno potuto hanno sospeso l’attività riabilitative, mentre laddove necessaria c’è ancora assistenza continua fisioterapica a domicilio. Sempre facendo attenzioni alle disposizioni di sicurezza. Anche i nostri assistenti e familiari sono in grado, per quello che è loro possibile, di farci eseguire qualche esercizio”.

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