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A Nuoro stop alla paralisi dell’Università, riparte l’attività didattica

Il sindaco Soddu: "Gli studenti torneranno in aula e non possiamo che esserne felici"

Pubblicato:18-01-2022 18:17
Ultimo aggiornamento:18-01-2022 18:19
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CAGLIARI – “Il Comune di Nuoro ha predisposto gli atti necessari per mettere a disposizione un istruttore amministrativo contabile che avrà l’incarico di far riprendere l’attività didattica dell’Università nuorese. Gli studenti torneranno in aula e non possiamo che esserne felici“. Ad annunciarlo è il sindaco del capoluogo barbaricino, Andrea Soddu, dopo la paralisi l’Ateneo nuorese, “vittima” degli effetti della legge omnibus della giunta regionale che ha decretato lo scioglimento dei Consorzi che gestivano l’università. “Il provvedimento adottato dall’amministrazione comunale- spiega Soddu- è necessario per permettere ai tanti studenti di poter riprendere le lezioni, usufruire degli spazi dell’Università e sanare la situazione che si era creata dopo l’uscita di scena del commissario Fabrizio Mureddu, all’indomani della pubblicazione della legge e della successiva nomina di un primo commissario liquidatore, Ludovico Marinò, risultato incompatibile”.

Dopo la riunione in Provincia che si è tenuta lo scorso 14 gennaio, alla presenza del nuovo commissario Paolo Pinna Parpaglia, “ho preso l’impegno di trovare una soluzione immediata che potesse garantire la ripresa dei corsi universitari– ricorda il sindaco-. Impegno che si è tradotto con la delibera di giunta che conferisce l’incarico ad un funzionario del Comune, che sarà impegnato per un massimo di sei mesi, con mansioni strettamente connesse alle attività didattiche”.

Un provvedimento “che non vuole essere un passo indietro rispetto a quelle che sono le idee e le intenzioni dell’amministrazione comunale- chiarisce Soddu- ma, come espressamente citato in delibera, è un atto adottato ‘per mero senso di responsabilità e con l’intento di sbloccare l’attuale e significativa situazione di stallo, scaturita dai recenti provvedimenti regionali. Una risposta dovuta a docenti, studenti e collaboratori di Uninuoro che hanno bisogno di riprendere al più presto le loro attività”. 


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