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Il tour di Luca Abete negli atenei: “Racconto ai giovani come inseguire i loro sogni”

Prosegue l'iniziativa 'Non ci ferma nessuno': dopo le tappe a Roma e Napoli, il tour approderà a Bari, a Teramo e a Firenze.

Pubblicato:27-03-2024 17:31
Ultimo aggiornamento:28-03-2024 14:02

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ROMA – “La strada è confusa e a tratti tortuosa, soltanto chi osa raggiunge ogni cosa”. Inizia così ‘Impariamo ad amarci’, la colonna sonora della campagna ‘Non ci ferma nessuno’, l’iniziativa ideata da Luca Abete, storico volto di Striscia la Notizia, che coinvolge i giovani universitari di tutta Italia. Il brano è solo l’ultimo tassello di un progetto che quest’anno spegne 10 candeline. Dieci edizioni che hanno coinvolto oltre 60.000 studenti negli incontri in ateneo, che diventano molti di più se si comprendono tutti i giovani raggiunti con la campagna di comunicazione. L’obiettivo del format è offrire ai ragazzi italiani una prospettiva nuova, costruttiva e valorizzante. Quest’anno, dopo le tappe a Roma e Napoli, il tour approderà a Bari il 9 aprile; a Teramo il 22 aprile; a Firenze il 14 maggio. Le altre tappe saranno Pescara, Catania, Cassino, Catanzaro e Bergamo.

La partecipazione attiva con gli studenti sta aumentando sempre di più– racconta Luca Abete alla Dire- i talk sono molto interattivi, i giovani già nei giorni raccolgono testimonianze e poi le raccontano durante gli incontri. L’obiettivo è proprio creare un tour in cui le tappe non siano punti di arrivo ma punti di partenza“. Partito come un esperimento comunicativo, il format è cresciuto sempre di più negli anni, ottenendo il patrocinio del ministero dell’Università e della Ricerca e del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, e la medaglia del presidente della Repubblica.

“Ai ragazzi racconto la mia storia, quella di una persona cresciuta in una piccola realtà locale che è riuscita ad arrivare a Striscia la Notizia– spiega Abete- Ma non dispenso lezioni di vita: quello che faccio è solo accorciare le distanze tra di noi, e ascoltare i loro sogni. E il risultato è una catena di entusiasmo e fiducia che si alimenta con le storie dei ragazzi. Io rompo semplicemente il ghiaccio. Racconto gli ostacoli che ho incontrato sulla mia strada, e loro raccontano le loro difficoltà”. Storie come quella di Joseph, venuto dal Congo e arrivato a Napoli per studiare, che ha invitato i suoi compagni di ateneo ad essere più coraggiosi e più autonomi. A fare come lui, che ha abbandonato il suo Paese per “spiccare il volo come un’aquila”. “Non è vero che i giovani sono impauriti o depressi: molti hanno energia vendere e spalle larghe- aggiunge Abete- quello che provo a dirgli è di adottare uno stile di vita che possa essere coerente in ogni ambito. Poche regole come avere cura di fare le cose per bene, di qualsiasi cosa si tratti. Ma anche sperimentarsi. E poi mettere la propria passione in ogni cosa”.


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