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ROMA – Una marcia per chiedere al governo di Israele di fare di tutto affinché gli ostaggi sequestrati il 7 ottobre siano liberati si è avvicinata a Gerusalemme, dove domani dovrebbe concludersi di fronte alla residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Alla manifestazione, partita da Tel Aviv tre giorni fa, stanno partecipando migliaia di persone. Tra loro i parenti di molte delle 240 persone catturate. Il corteo ha raggiunto la località di Shoresh, sulle colline a pochi chilometri da Gerusalemme.
Video della marcia sono stati diffusi da attivisti e cittadini che vi stanno prendendo parte. I dimostranti, riferiscono media locali e internazionali, chiedono a Netanyahu di negoziare. Il primo ministro ha invece ribadito che i bombardamenti e l’offensiva di terra di Israele nella Striscia di Gaza non si fermeranno finché gli ostaggi non saranno rilasciati da Hamas, l’organizzazione responsabile degli assalti del 7 ottobre.
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Secondo Tel Aviv, quel giorno nel sud di Israele sono state assassinate circa 1.200 persone. Oltre 11mila invece, stando al ministero della Salute di Gaza, i palestinesi uccisi nei bombardamenti nella Striscia, nella stragrande maggioranza civili.
Responsabili di Hamas hanno riferito che in cambio della liberazione degli ostaggi l’organizzazione chiede il rilascio dei detenuti palestinesi nelle carceri di Israele.
צעדת משפחות החטופים לירושלים מגיעה לתחנה בשורש.
— ש𝕏ולי 🎗️🏳️🌈 Sh𝕏uLi (@Shaulirena) November 17, 2023
קרדיט: שב״פ sha_b_p@ pic.twitter.com/4GdOMAds2R
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