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Tg Ambiente, edizione del 17 ottobre 2023

Si parla di Youth4climate, raccolta olive e 'strada intelligente'

Pubblicato:17-10-2023 15:03
Ultimo aggiornamento:18-10-2023 15:03
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CLIMA. A ROMA YOUTH4CLIMATE CON GIOVANI DA TUTTO IL MONDO

Dal 17 al 19 ottobre si svolge a Roma ‘Youth4Climate: Sparking Solutions 2023’: sono attesi nella Capitale centotrenta giovani under 30 provenienti da 63 Paesi, che si confronteranno con istituzioni nazionali e internazionali sull’azione per il clima: dalla Tanzania al Pakistan, dalla Cina alle isole Fiji, dal Messico all’Ucraina. E anche il Colosseo si illuminerà la sera del 18 ottobre con il logo dell’iniziativa, che si celebra a poche settimane dall’avvio della Cop28 di Dubai. L’Italia, spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, “sta investendo molto sul coinvolgimento dei giovani nell’azione per il clima. La nostra Youth4Climate sarà una grande occasione di confronto e ascolto con lo sguardo rivolto alla Cop28 negli Emirati Arabi, dove porteremo la voglia sana dei giovani di incidere nella sfida cruciale dei cambiamenti climatici: non solo protesta, ma impegno e proposta”. L’iniziativa, gestita dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con il Segretariato affidato al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, l’Undp. Giunta alla terza edizione e dopo il grande interesse suscitato nel 2022, Youth4Climate è ormai divenuta un’iniziativa di richiamo globale, guidata dalla collaborazione tra l’Italia e l’Undp e orientata a mobilitare una rete attiva di giovani sul tema del climate change: in particolare, l’evento mira a selezionare e premiare i migliori progetti presentati dai giovani di tutto il mondo per affrontare la crisi climatica, promuovendo un dialogo concreto tra giovani e attori internazionali.

AL VIA RACCOLTA OLIVE, +34% SUD SALVA ITALIA

Al via la raccolta 2023 delle olive in Italia per la produzione dell’olio extravergine nazionale con il Sud che segna un +34% rispetto allo scorso anno e salva l’Italia dalla caduta verticale del centro nord (-1/3) per un totale nazionale che sarà di circa 290mila tonnellate, al di sotto della media dell’ultimo quadriennio. E’ quanto emerge dal report di Coldiretti ‘Prezzi, l’autunno caldo dell’extravergine’. A pesare quest’anno è stato il clima impazzito con eventi estremi: piogge durante la fioritura, siccità e alte temperature che hanno messo a dura prova gli uliveti nazionali. Il mese di ottobre è fondamentale per la completa maturazione delle olive e oltre ai volumi inferiori alle attese c’è l’incognita della resa in olio. A salvare il bilancio nazionale in particolare è la Puglia che – sottolinea Coldiretti – rappresenta la metà della produzione italiana e cresce del +50% rispetto alla difficile campagna dello scorso anno e nonostante le devastazioni portate dalla Xylella. Anche per la Calabria si attende un incremento, sebbene meno rilevante di quello pugliese mentre in Sicilia si stima una produzione sostanzialmente stabile rispetto alla già bassa produzione dello scorso anno e comunque al di sotto della media. In buona ripresa anche Abruzzo e Basilicata, mentre per le altre regioni meridionali si prospetta una produzione inferiore allo scorso anno, secondo Coldiretti/Unaprol/Ismea.

DA ENEA VERA E PROPRIA ‘STRADA INTELLIGENTE’

Una vera e propria ‘strada intelligente’ dove migliorare la sicurezza, i flussi di traffico e il comfort di guida, con benefici anche in termini di risparmio energetico e sostenibilità. È la Smart Road che Enea ha realizzato nel Centro Ricerche Casaccia (Roma), nell’ambito del programma Ricerca di Sistema Elettrico (finanziato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il progetto Smart Road prevede l’implementazione di un veicolo elettrico a guida autonoma e di 22 lampioni hi-tech, in grado di garantire una fitta rete di comunicazione con un’innovativa infrastruttura di elaborazione e supporto alle decisioni. Lunga poco più di mezzo chilometro e larga 6 metri, la smart road Enea raccoglie dati dai veicoli in transito e dai 22 pali intelligenti di cui è dotata e li indirizza verso un innovativo sistema urbano di elaborazione e di supporto alle decisioni, che crea in tempo reale le mappe per la gestione di eventuali condizioni di attenzione e allerta o per un’opportuna pianificazione della ricarica. La comunicazione può avvenire anche nella direzione inversa mediante l’invio di messaggi su situazioni di pericolo, quali problemi sulla rete viaria conseguenti, ad esempio, a eventi meteorologici estremi o calamitosi. Sul veicolo elettrico sono montati sensori in grado di rilevare posizione, velocità, particolato, stato di carica della batteria o del manto stradale mentre le telecamere, le boe Bluetooth e le apparecchiature di connessione montate sui 22 lampioni intelligenti permettono di osservare e misurare la densità di traffico veicolare e pedonale, l’illuminazione naturale e le concentrazioni di inquinanti.


CIBO, IN UN SECOLO SCOMPARSO 75% SPECIE COLTIVATE

Per il grano, macinato e trasformato in pasta, ci vuole un seme. Lo stesso per la verdura e per la frutta. I semi sono alla base della nostra alimentazione e rappresentano un patrimonio imprescindibile. Eppure questo tesoro di biodiversità si sta drasticamente impoverendo: nell’ultimo secolo il 75% di specie coltivate è scomparso, causando una forte riduzione della varietà di prodotti agricoli raccolti. A ricordarlo è anche la Fao, che punta il dito contro lo sfruttamento eccessivo dei terreni e l’uso massiccio di prodotti chimici in agricoltura convenzionale. Un danno per la natura, ma anche per la salute dell’uomo. Per quanto riguarda le sementi, nel campo del biologico, ci sono iniziative destinate a promuovere un’agricoltura che rispetta il suolo e favorisce la biodiversità. L’Italia ha fatto un importante passo avanti a favore dell’agricoltura biologica. Recentemente è stato infatti approvato il Piano Nazionale sulle sementi bio, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità dei semi per le aziende del settore e di migliorarne le rese quantitative e qualitative con una più ampia offerta di semi adatti all’agricoltura biologica e biodinamica. “Sicuramente un passo importante, ma che non deve trascurare un altro aspetto fondamentale, quello del supporto alle filiere produttive del seme bio”, commenta Federica Bigongiali, direttrice di Seminare il Futuro, fondazione che da anni fa ricerca e sviluppa semi adatti ad un’agricoltura biologica. “Dobbiamo creare delle filiere del seme interamente biologiche, in modo da evitare il più possibile le contaminazioni con i semi convenzionali”.

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