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Sala punta sulla sicurezza: 500 ‘ghisa’ assunti entro il 2023

Mentre tiene banco il caso delle violenze sessuali di Capodanno in piazza Duomo, il primo cittadino annuncia che 240 agenti della polizia locale saranno assunti entro novembre 2022 e altri 260 entro il 2023

Pubblicato:17-01-2022 19:11
Ultimo aggiornamento:17-01-2022 19:11
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giuseppe sala
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Di Nicolò Rubeis

MILANO – La sicurezza “sarà uno degli elementi fondanti della nuova Milano”, un “bene fragile” da coltivare con una leale collaborazione istituzionale che comunque “qui esiste”, a partire però “dalla chiarezza dei ruoli e dei compiti”. E sul tema, secondo il sindaco meneghino Giuseppe Sala, c’è un punto di partenza “che qualcuno fa finta di non ricordare”, ossia che “l’ordine pubblico è affidato al ministero dell’Interno“, le cui linee guida trovano poi applicazione nel comitato Ordine e Sicurezza che si riunisce ogni mercoledì: “Non si può continuare a vivere in un equivoco che attribuisce responsabilità alla Polizia locale, che invece non ha“.


Il primo cittadino mette la faccia in Consiglio comunale relazionando sulle violenze sessuali di Capodanno in piazza Duomo: annuncia che 240 ghisa saranno assunti dal Comune entro novembre di quest’anno e altri 260 a novembre 2023, e chiede rinforzi allo Stato, marcando le differenze tra i vari ‘corpi’ adibiti a gestire la sicurezza. I vigili, ad esempio, “sono responsabili in esclusiva del rispetto del codice della strada, della sicurezza stradale, degli incidenti, del traffico, delle sanzioni, poi – ricorda Sala – hanno compiti mirati alla prevenzione della criminalità diffusa, al rispetto della normativa commerciale, del decoro urbano e dei vari regolamenti comunali”. Questo per il sindaco milanese non incide sulle responsabilità da cui l’amministrazione comunale non deve mai sottrarsi. Infatti, “relaziono in Consiglio comunale con l’intento di prendermi le mie responsabilità”, afferma, visto che “il primo responsabile – conclude – anche nei confronti dell’operato della mia giunta, sono io”.

Giovedì prossimo daremo via al bando per la formazione delle graduatorie per l’assunzione dei nuovi vigili, 240 entro novembre di quest’anno, altri 260 a novembre dell’anno prossimo”. Ma comunque “ci aspettiamo che questo ingente sforzo del Comune, sia accompagnato da un adeguato e immediato rinforzo da parte dello Stato”. Ad annunciarlo è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha relazionato in Consiglio comunale sulle violenze di Capodanno in piazza Duomo. Sala ‘blinda’ l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, e lo difende, “per quello che fa e per come interpreta il suo ruolo”, dalle richieste di dimissioni presentate in questi giorni di polemiche dalle opposizioni. Spiegando che le sue parole “riflettono una visione condivisa” con il prefetto meneghino, Renato Saccone.

Il sindaco ritorna poi sull’assunzione di 500 vigili, promessi in campagna elettorale: “Dico che più velocemente non si può fare”, commenta Sala. “I nuovi assunti devono essere addestrati – continua – e dobbiamo mettere in atto, prima di farli entrare finalmente nelle loro responsabilità, un affiancamento con i vigili più esperti“. L’organico dei ‘ghisa’, fa sapere il sindaco, passerà così a 3.350 unità, “il massimo storico”, mai raggiunto in precedenza.

“Oggi il corpo dei vigili ha un’età media superiore ai 50 anni, e più di 500 sono in servizio condizionato per ragioni di salute”, osserva Sala. Poi, “c’è una parte significativa di persone non più inseribili nei turni notturni per raggiunti limiti d’età”. Per questo “noi ora abbiamo bisogno di risorse che ambiscano e siano nelle condizioni psicofisiche di stare per le strade – aggiunge -, l’assunzione dei nuovi porterà una moltiplicata disponibilità di uomini e donne nei diversi turni del giorno e della notte”.

Secondo l’idea del sindaco, d’altronde, la sicurezza è un tema che ha tre livelli di applicazione, e il primo riguarda appunto il personale da mettere in campo. C’è poi l’aspetto tecnologico: a Milano, come sottolinea lo stesso Sala, le 1.945 telecamere sono attive e visibili in tempo reale da tutte le forze dell’ordine presenti in città. “Questo significa integrare la collaborazione tra le istituzioni – dice il sindaco – metteremo risorse per una manutenzione evolutiva del sistema, e la nostra intenzione è di far crescere il numero delle telecamere”.

Infine, il terzo livello di intervento “riguarda i meccanismi del coordinamento, con l’obiettivo – afferma – di rendere gli interventi sempre più flessibili, rapidi ed efficaci. Operazioni come lo sgombero di viale Molise o la gestione delle manifestazioni contro il green pass testimoniano una crescita dell’efficacia della collaborazione”. Ad ogni modo “la sicurezza non è un tema di destra o sinistra“, dunque “è sbagliato issare una bandiera come se fosse un’esclusiva politica”. Per questo, “non si può essere pro o contro”. Dopodiché, “a qualcuno può far comodo immaginare che sicurezza sia un tema che si possa risolvere di botto – precisa – ma non è così”. Il punto per Sala “è andare a monte e capire le cause: gli ultimi fatti ad esempio hanno visto protagonisti immigrati e anche ragazzi italiani, e questo lo dico tanto per intenderci”.

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