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Pnrr, Regione Vda presenta 8 proposte su disabilità e marginalità

Le otto proposte di intervento della Valle d'Aosta per il Piano nazionale di ripresa e resilienza

Pubblicato:16-04-2022 16:05
Ultimo aggiornamento:16-04-2022 16:05

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AOSTA – Dagli interventi infrastrutturali, come la creazione di servizi di co-housing per gli anziani non autosufficienti e le persone con disabilità, al potenziamento dell’assistenza domiciliare per chi è in difficoltà, passando per la formazione degli operatori sociali. Sono otto le proposte di intervento della Regione Valle d’Aosta in lizza per i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza previsti dalla missione 5 “Inclusione e coesione”, alla voce “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”. Sul piatto, per la regione alpina, ci sono 6,4 milioni di euro.
I progetti sono stati presentati al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali “a seguito della concertazione con gli enti locali nell’ambito del Piano di zona regionale”, si legge in una nota, e permetteranno, in caso di ammissione al finanziamento, “il potenziamento dei servizi socio-assistenziali esistenti” e “la riqualificazione e la valorizzazione di alcuni immobili di proprietà comunale”.

Diverse le linee di intervento: per quanto riguarda l’autonomia degli anziani non autosufficienti saranno coinvolti i Comuni di Gressan, Saint Oyen, Fontainemore, Charvensod e Pontboset. I Comuni di Saint Marcel e di Aosta saranno coinvolti per creare percorsi di autonomia per persone con disabilità mentre i Comuni di Montjovet e di Quart nel fronteggiare la povertà estrema. Tra le proposte avanzate, c’è anche la creazione di un centro servizi e una stazione di posta nel dormitorio comunale di via Jean-Joconde Stévenin, ad Aosta, gestito dalla Regione tramite la Caritas.

Nello specifico, i progetti prevedono interventi infrastrutturali, quali, ad esempio, servizi di co-housing per le persone anziane non autosufficienti e per le persone con disabilità diffusi sul territorio; servizi di accoglienza temporanea e di accesso alla residenza anagrafica per chi è in difficoltà; il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare in favore delle persone non autosufficienti, delle persone in condizione di povertà e marginalità sociale, dei servizi a sostegno delle capacità genitoriali e per la prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, nonchè azioni di potenziamento e formazione degli operatori sociali.
Il via libera da parte del ministero al finanziamento dei progetti è atteso per il prossimo mese di giugno. Gli interventi dovranno essere portati a termine entro il 30 giugno 2026.


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